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Dal Campidoglio l'invito ai romani: «Votate tutti» Dal Campidoglio l'invito ai romani: «Votate tutti» ROMA — Alla vigilia del 10 giugno il Comune di Roma lancia un appello agli elettori della capitale perché votino in massa e scelgano i loro rappresentanti al Parlamento europeo. Una propaganda che si concretizza in una serie di manifesti tappezzati di bandiere e in un numero speciale della rivista -Roma Comune», un'edizione straordinaria che non è di parte ma si rivolge a tutti con un appello in prima persona del sindaco Argan dal titolo significativo: «Lo coscienza di essere cittadini dell'Europa». L'impegno degli amministratori romani parte dalla preocupazione che al voto di domenica i cittadini romani non vadano con la consapevolezza che per la prima volta nella storia europea del dopoguerra quasi duecento milioni di persone decidano del loro futuro con un voto, dando la preferenza al loro partito e ai candidati che essi ritengono più idonei a rappresentarli nell'assemblea di Strasburgo. C'è timore di un forte assenteismo, di disinteresse e disinformazione. E il mensile «speciale», che sarà distribuito in modo massiccio, vuole essere un contributo a chiarire la realtà europea, i compiti che il Parlamento comune avrà, l'organizzazione politica e gli strumenti che contribuiranno alle scelte dell'Europa unita. Sfogliando la rivista, curata da Amato Mattia, si parte da un saggio storico del sindaco Argan. Poi un colloquio con Dacia Maraini sulle donne, le loro lotte in Europa dall'inizio del secolo agli ultimi anni delle rivendicazioni femministe. . Dopo una parentesi tecnica su come si vota e su le origini e lo sviluppo della Comunità europea (dal 25 marzo '57 a Roma, in avanti) appare un intervento del senatore Spadolini, ministro della Pubblica Istruzione uscente, per un superamento dei problemi della scuola europea che non sia un appiattimento generico delle varie culture nazionali. f • c. .