Papa Wojtyla prega a Auschwitz di Francesco Santini

Papa Wojtyla prega a Auschwitz Un luogo «costruito per la negazione della fede in Dio e nell'uomo» 1 —■ Papa Wojtyla prega a Auschwitz DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE AUSCHWITZ — A testa alta, ad Auschwitz, in questo Golgota contemporaneo, un Papa polacco pronuncia un'invettiva contro il nazismo. In una giornata calda di sole la mitria si fa pesante. Si asciuga la fronte e la folla grida: «Piange, piange». Papa Wojtyla, ad Auschwitz, non stringe gli occhi, non si asciuga il pianto, ma tenta di conquistare alla chiesa la leadership della politica per là distensione. Lo fa con toni gravi di voce. mNon potevo non venire qui come Papa» dice, e le parole spingono folle sterminate al canto quando chiederà silenzio per poi gridare: «Bisogna pensare con paura alle frontiere dell'odio, alle frontiere della distruzione dell'uomo, alle frontiere della, crudeltà». Ad un certo punto del suo lungo discorso ha voluto ricordare anche il popolo russo, dopo quello ebraico, per il contributo di sangue dato alla «lotta per la liberazione dei popoli nell'ultima tremenda guerra»; e ha voluto tacere il Francesco Santini (Continua a pagina 2 !n terza colonna) *ff.T-. ' 'vivi Auschwitz. Il Papa prega davanti al «Muro della morte» nell'ex campo di sterminio nazista

Persone citate: Papa Wojtyla

Luoghi citati: Auschwitz