L'astensione dal voto non rivela alcuna età
L'astensione dal voto non rivela alcuna età Anziani e giovani sono alla pari L'astensione dal voto non rivela alcuna età Per la Camera votano gli italiani dai 18 anni in su. Per il Senato votano gli italiani dai 25 anni in su. E' quindi possibile, mediante semplici calcoli, facendo la differenza tra i voti dei singoli partiti alla Camera e al Senato, farsi un'idea su come abbiano votato «i giovani», ossia gli elettori tra i 18 ed i 25 anni. Si tratta di una valutazione di massima, non precisa, perché si basa sull'ipotesi che gli elettori con 25 anni o più voti-, no per la medesima lista sia alla Camera che al Senato, e pertanto non vi sia quello che gli anglosassoni chiamano «cross voting» o «voto incrociato». In effetti la grande maggioranza degli italiani, anche se certo non tutti, vota per il medesimo partito alla Camera e al Senato. Quest'anno un'ulteriore complicazione è rappresentata dalla lista del pdup, presente alla Camera ma non al Senato. Quale partito avranno scelto, nella votazione per il Senato gli elettori del pdup con più di 25 anni? Quasi certamente sono rimasti nell'area della sinistra, e possiamo pensare, con sufficiente approssimazione, che abbiano votato per il pei, o forse in parte per il psi o per i radicali. La Nuova sinistra unita, inoltre, in alcuni collegi senatoriali, ha presentato liste comuni con il partito radicale, per cui è impossibile scindere, nell'esame del voto giovanile, i risultati di queste due formazioni. Analizzando i dati sulla base di queste ipotesi e con le relative cautele, si nota innanzitutto che le astensioni sono pressoché uniformemente distribuite tra «giovani» e «vecchi», il che fa supporre che il non recarsi alle urne non sia un fatto generazionale. Le schede bianche e le schede nulle, per contro, sono quasi assenti tra gli elettori con meno di venticinque anni. Evidentemente chi è chiamato a votare per la prima volta è poco attratto dall'idea di non esprimere alcuna opinione, e lascia ad altri elettori più sperimentati questa forma di protesta. I pochi voti irregolari giovanili sono proba- Mario Deaglio' (Continua a pagina 2 In ottava colonna)
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