Aereo personale, champagne e uno scoperto di trenta miliardi

Aereo personale, champagne e uno scoperto di trenta miliardi Storia del banchiere d'assalto Giampasquale Grappone Aereo personale, champagne e uno scoperto di trenta miliardi Ora è finito in carcere per bancarotta fraudolenta e traffico di assegni rubati - Ha già subito una condanna a 1 anno e 10 mesi NAPOLI — Il finanziere d'assalto Giampasquale Grappone, un nome di prestigio fino a qualche tempo fa negli ambienti economici e nella jet society napoletana, è tornato in carcere. Accusato di bancarotta fraudolenta e traffico di assegni circolari rubati, era colpito da due ordini di cattura emessi dalla procura del Tribunale di Napoli per un crack di trenta miliardi di lire. Ha già subito una condanna ad un anno e dieci mesi di reclusione e nel febbraio scorso il processo di appello aveva subito un rinvio a nuovo ruolo per un errore nel decreto di citazione. Grappone è stato fermato nella notte tra lunedi e martedì a Roma mentre transitava in Mercedes sulla Salaria. Attualmente si trova nel carcere di Poggioreale dove è stato subito trasferito e messo a disposizione dell'autorità giudiziaria. Altri soci dell'intraprendente finanziere napoletano legato alla vicenda fallimentare del «Credito Campano», un istituto di credito di proprietà del Grappone ed affidato ora a due commissari straordinari nominati dall'ufficio di sorveglianza della Banca d'Italia, vengono attualmente ricercati dai carabinieri. «Nini» Grappone fece il suo debutto nella finanza con il «Lloyd Centauro», una società assicuratrice dichiarata insolvente dopo tutta una serie di ricorsi di fallimento e messa in liquidazione nel novembre dello scorso anno dal competente ministero. Il buco accertato dalla commissione ministeriale è di ben quindici miliardi di lire. Migliaia e migliaia di automobilisti non sono stati rimborsati per i sinistri subiti Nel corso dell'inchiesta giudiziaria —liquidatore del Lloyd Centauro è l'aw. Tuccillo — esaminando i documenti è stata centrata l'attenzione su una partita di assegni circolari in bianco senza l'indicazione dell'importo e risultati rubati ad un'agenzia della Banca Commerciale di Reggio Emilia. Non sono state ancora chiarite le circostanze in cui gli amministratori della compagnia assicuratrice fallita sono riusciti a venire in possesso degli assegni su cui era possibile segnare qualsiasi cifra. La vicenda, che si ricollega alla condanna già subita dal Grappone, riguarda un mancato versamento verso la compagnia di assicurazione «Firenze» all'epoca in cui il banchiere era agente per Napoli. Alcune decine di milioni sarebbero stati trattenuti illecitamente dal finanziere che, con complesso meccanismo di oscure operazioni, era inoltre riuscito con assegni a vuoto e con un prestito ottenuto dalla stessa banca ad acquistare da Renato Cacciapuoti il Credito Campano senza sborsare materialmente neppure una lira. Grappone, giovane figlio della piccola borghesia impiegatizia, ha cercato il successo nei giochi della finanza, tentando di consolidarlo anche in politica. Nel 1976 tentò anche l'avventura per la Camera dei deputati nelle liste del psdi. Ma ha avuto «amici» anche in altre formazioni, di solito governative, appoggiandone esponenti ed iniziative. Fallito il salto in politica, ha cercato tenacemente di essere un «leader» in qualcosa che lo imponesse all'opinione pubblica. Per raggiungere lo scopo ha costituito anche una squadra di calcio con l'obiettivo di raggiungere la serie «A» in concorrenza con la formazione locale napoletana. Le «pupe», lo champagne, la Rolls-Royce, e l'aereo personale, sono, le altre passioni che Giampasquale Grappone ha voluto vistosamente mettere in mostra come segno della potenza finanziaria raggiunta. La «Lloyd Centauro» è stata una delle compagnie di assicurazione più attive nel Napoletano. Aveva migliaia di assicurati, ma di solito non pagava i danni. a. 1.

Persone citate: Giampasquale Grappone, Renato Cacciapuoti, Rolls, Tuccillo

Luoghi citati: Firenze, Napoli, Roma