«Dati con leggerezza i finanziamenti Sir»

«Dati con leggerezza i finanziamenti Sir» Secondo il giudice istruttore Alibrandi «Dati con leggerezza i finanziamenti Sir» Nel mandato di comparizione inviato ai componenti il Consiglio del Credito Industriale Sardo, ascoltati ieri dal magistrato, si parla anche di «controlli sommari» DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — I componenti del consiglio di amministrazione del Credito Industriale Sardo (Cis), tutti accusati di concorso in peculato aggravato e continuato, si sono presentati al giudice istruttore Antonio Alibrandi, al quale è affidata l'inchiesta giudiziaria sui finanziamenti agevolati alle società di Nino Rovelli, per spiegare in base a quali criteri i prestiti furono concessi senza preventivamente accertare la solidità delle imprese del gruppo Sir. Colpiti tutti da mandato di comparizione, si sono presentati al dottor Alibrandi tredici consiglieri che sono stati in carica per la maggior parte dal 1971 ad oggi. Per alcuni di essi il mandato è invece scaduto tra il 1974 ed il 1975. Tra le persone incriminate ci sono anche l'attuale presidente Efisio Corrias ed il suo predecessore Raffaele Garzia. Ma, come già avvenne qualche tempo fa, quando furono convocati al Palazzo di Giustizia i consiglieri d'amministrazione dell'Imi, il giudice ha ritenuto di rinviare ad altra data l'interrogatorio dei vertici. Se ne riparlerà perciò probabilmente dopo l'estate. Secondo il programma, Alibrandi, interrogati i consiglieri dell'Imi e del Cis, sentirà fra il 3 e 9 luglio prossimi i consiglieri dell'Icipu. Poi chiamerà nel suo ufficio il presidente dell'Istituto Mobiliare Italiano Giorgio Cappon, quello del Cis, Efisio Corrias, e quello dell'Icipu Franco Plga. Il loro interrogatorio prenderà lo spunto dalle dichiarazioni fatte da tutti i consiglieri dei tre istituti di finanziamento pubblico a proposito delle procedure adottate per concedere alla Sir i crediti agevolati per oltre mille miliardi di lire. Una somma questa, che non è stata più restituita. Il magistrato ha interrogato stamane Salvatore Serra, Agostino Castelli, Antonio Devilla, Angelo Solinas, Aurelio Ulzega, Vittorio Bozzo, Riccardo Orestano, Giovanni Silva. Mario Battaglini, Giangiacomo Sechi, Giovambattista Zoppi e Sergio Peralda. L'accusa contestata, come si è detto, è quella di peculato continuato ed aggravato ed è stata rivolta a tutti gli esponenti di vertice dei tre istituti pubblici di finanziamento. In particolare, ai consiglieri sentiti ieri da Alibrandi, si imputa d'avere, nella loro qualità di pubblici ufficiali, deliberato, a favore del gruppo Sir Consorzio Industriale e di altre società facenti capo a Nino Rovelli, finanziamenti a tasso agevolato e ordinario per oltre trecento miliardi di lire. Secondo il magistrato, nel concedere i finanziamenti gli amministratori non calcolarono il rischio che, attraverso tali elargizioni, si sarebbe potuto compromettere l'intero fondo di riserva del Cis. Nel mandato di comparizione si sottolinea, infatti, che il fi-, riarmamento venne approvato dal consiglio di amministrazione nonostante il contrario parere dei competenti uffici tecnici dell'Istituto stesso, questi avevano evidenziato «la drammatica e sfavorevole situazione economico-finanziaria delle società che tali crediti avevano richiesto, sottolineando in particolare che si erano potuti fare solo accertamenti del tutto sommari soprattutto per gli ostacoli frapposti dalle dette società ai dipendenti del Cis incaricati di svolgere gli accertamenti: In sostanza, si rimprovera agli amministratori di aver deciso con estrema leggerezza; e lo dimostrerebbe, tra l'altro, il fatto che si stabili di concedere un prestito di 103.408.000.000 alla Siron (una delle tante società di Rovelli) «malgrado le risultanze istruttorie evidenziassero già un deficit finanziario della beneficiaria di lire 152.000.000.000: Al magistrato gli imputati si sono presentati accompagnati dai difensori avvocati Francesco Latagliata, Armando Costa e Nino Marazzita per spiegare 1 criteri in base ai quali le richieste di finanziamento furono esaminate e poi approvate. Nel giro di un paio d'ore il dottor Alibrandi ha posto le sue domande, ricevendo le giustificazioni e le spiegazioni da ogni singolo consigliere. Ora gli elementi acquisiti saranno valutati e formeranno, come si è detto, argomento di base per i prossimi interrogatori dei presidenti degli istituti.

Luoghi citati: Cis, Roma