Genova: è urgente realizzare il porto satellite di Voltri

Genova: è urgente realizzare il porto satellite di Voltri Burke in visita ai porti italiani Genova: è urgente realizzare il porto satellite di Voltri 1 Così ha detto il ministro dei Trasporti della Comunità europea il quale ha inoltre sottolineato che il capoluogo ligure manca anche di una rete efficiente di collegamenti GENOVA — «La cosa più urgente da realizzare è il porto satellite di Voltri*. Cosi ha esordito Ieri mattina, all'inizio della sua visita allo scalo di Genova, Richard Burke, «ministro» dei Trasporti della comunità, europea, irlandese. Burke, che è accompagnato dal direttore generale del suo dicastero, l'avv. Francesco Ventraia, ha iniziato con Genova una serie di visite ai porti della comunità. •Abbiamo calcolato — ha aggiunto al termine di un incontro al quale hanno preso parte i vertici delle categorie economiche che operano all'interno dello scalo genovese — che l'85% del traffico con i paesi del "Terzo mondo" passa per i porti della comunità economica europea. Un terso poi di questo movimento è localizzato nel Mediterraneo: Burke ha precisato che l'ingresso della Grecia nell'Europa accentua questo fenomeno, che sarà completo appena saranno perfezionate le ammissioni della Spagna e del Portogallo. Rispondendo ad un invito del presidente del consorzio del porto di Genova, prof, Giuseppe Dagnino, il ministro dei Trasporti della comunità, ha convenuto che Genova è il «terminal» naturale dei rapporti con l'Africa e il mondo arabo. Quali i difetti dello scalo ligure? «A mio avviso — ha risposto —ci sono due problemi da risolvere. Il primo riguarda Voltri. E' necessario lo scalo satellite di Voltri per i containers che sono il sistema di tra sporto dell'avvenire. In secon do luogo occorre mettere t punto una strategia europea delle infrastrutture vale a dire, del sistema di comunica zioni: Secondo Burke, Genova non dispone, per il momento d'una rete di collegamenti perfettamente efficiente. «Se si vuole svolgere un ruolo trainante, occorre — ha dichiarato —mettersi nelle condizioni di reggere alle richieste del mercato. Genova è sulla buona strada, occorre che intensifichi la politica che sta già attuando da qualche tempo: La visita di Burke a Genova è considerata assai importante. H trattato di Roma, costitutivo della comunità europea, non prevedeva alcun accordo per quel che riguarda la politica portuale, il problema era lasciato all'autonomia di ogni governo. Di 11 sono sorte diatribe, rivalità e concorrenza tra 1 porti del Nord e quelli del Mediterraneo prima, e tra gli stessi porti del Mediterraneo (valga per tutti la rivalità storica» tra Genova e Marsiglia). In un secondo momento ci si è accorti che i porti europei abbandonati a -una politica frazionistica, subivano pesanti cali di traffico, a tutto vantaggio delle linee dominate dagli Stati Uniti i quali tendevano, sovente riuscendoci, ad imporre il loro monopolio soprattutto nei confronti dei Paesi terzi», «saltando» 1 porti europei. La pace in Medio Oriente — sia pure parziale — e la riapertura del canale hanno rilanciato l'Europa ed in particolare il sistema dei porti del Mediterraneo, nel frattempo* riuniti nell'orma! famoso «comite» guidato da francesi e italiani. Il ministro europeo Richard Burke, tra l'altro, ha elogiato la politica e la «filosofia» del •comité» dei porti mediterranei, affermando che questa linea si identifica con le prospettive economiche e di programmazione della Cee. p.l

Persone citate: Burke, Francesco Ventraia, Giuseppe Dagnino, Richard Burke