Analisi sui risultati e le percentuali di Vittorio Marchisio

Analisi sui risultati e le percentuali Analisi sui risultati e le percentuali DAL NOSTRO CORRISPONDENTE ASTI — / partiti stanno analizzando i voti ottenuti e le percentuali. Tutti sono soddisfatti dei risultati eccetto i comunisti. Vediamo la situazione del dopovoto: De — Per la democrazia cristiana sono stati riconfermati al Senato Giuseppe Miraglio (è stato già due volte deputato ed era senatore uscente) e i deputati Gianni Goria, consigliere economico di Andreotti, e Franco Orione. La de esce da queste elezioni compatta anche se rispetto alle elezioni del 1976 ha perso circa 4 mila voti per la Camera e oltre 3 mila per il Senato. Il terzo candidato Luciano Mesturino era, si può dire, un portatore di voti ed ha ottenuto oltre 5 mila preferenze. Pei — E'stato il partito della sorpresa. E' calato di voti e di percentuali. Il candidato locale numero uno, Gian Carlo Binelli, rischia di non essere eletto deputato. Potrà andare al Parlamento solo se il capolista comunista, Pecchioli, opterà per il Senato. La perdi¬ ta di voti (6 per cento) è avvenuta inaspettatamente nel capoluogo. Dai 20 mila voti del 76 i comunisti sono scesi a 16 mila. I dirigenti del pei analizzeranno a fondo la situazione. Certo è che il partito radicale e il pdup hanno 'rosicchiato» loro parecchi voti. Psdi — Euforia e delusione nel tempo stesso in casa socialdemocratica. Euforia per i brillanti risultati ottenuti per il Senato in Asti e provincia dove è stato superato il 7 per cento, uno dei più alti quozienti del psdi in Italia. Delusione perché, per pochi voti, non è stato eletto Giuseppe Salta. Fino alle 3 di ieri mattina tutti i dati ottenuti dalla federazione socialdemocratica lo davano vincitore sul diretto avversario, il suo collega di partito Buzio, del collegio di Acqui. E' la seconda volta che Giuseppe Salta pur ottenendo più voti assoluti viene battuto in percentuale. E' infatti quest'ultima cifra che' conta per l'elezione. Pli — Dal 2,6 per cento del '76 i liberali hanno raddoppiato i voti salendo a 4,67 per la Camera grazie alla notorietà dei candidati. Fino all'ultimo i liberali speravano di ottenere un senatore nella persona dell'avvocato Guglielmo Pasta che ha ottenuto 6353 voti (5,11). Psi — Negli ambienti della federazione astigiana ha sorpreso la mancata rielezione del deputato Vineis di Cuneo, che nell'Astigiano è sostenuto dalla sinistra del partito. Il candidato astigiano Gianni Bertolino ha ottenuto il massimo delle preferenze: 1862. In fatto di preferenze i socialisti della provincia sono •schiacciati ad ogni elezione politica dai candidati di Cuneo ed Alessandria. Pri — Gli osservatori politi-' ci locali erano certi di un aumento dei voti per il pri. Invece i repubblicani hanno subito una.flessione di poche centinaia di voti. Il candidato Giovanni Turello ha ottenuto il maggior numero di preferenze: 893. Partito radicale — Sia per il Senato che per la Camera questo partito ha ottenuto il 3,33 per cento dei voti pari a 4970. Nella lista del pr due soli candidati astigiani: il ginecologo Giorgio Duval e l'insegnante Sandra Tappino. Il primo ha detto: «Per noi è stato un ottimo risultato, affronteremo con coraggio le numerose battaglie politiche». Nsu — Il nuovo movimento di estrema sinistra ha ottenuto lo 0,75 per cento dei voti. In numero e in percentuale è stato inferiore al pdup (erano unificati per il Senato). Il partito di unità proletaria ha infatti ottenuto oltre duemila voti anche senza avere candidati locali. Terminate le elezioni politiche i partiti affrontano con minor intensità la breve campagna elettorale per il Parlamento europeo. I dirigenti dei partiti sono 'Stanchi» della campagna appena conclusa, ma promettono di impegnarsi con le risorse che rimangono Vittorio Marchisio

Luoghi citati: Acqui, Alessandria, Cuneo, Italia