La Sardegna ha 2 deputati in più di Clemente Granata

La Sardegna ha 2 deputati in più La Sardegna ha 2 deputati in più DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE CAGLIARI — In Sardegna, per quanto riguarda la Camera dei deputati, la de perde l'l,8 per cento, il pei il 4,9, il psi 10 0,4, il msi l'I, il pri lo 0,1, mentre i socialdemocratici avanzano dello 0,6 per cento, i liberali dello 0,2 e i radicali del 2,6 grazie ai voti ottenuti soprattutto a Cagliari. L'elemento nuovo è dato dal fatto che per la prima volta l'isola sarà rappresentata da 17 deputati anziché 15: il psi, infatti, nonostante il leggero calo, ha conquistato il secondo seggio grazie all'utilizzazione dei resti del collegio unico nazionale, mentre i radicali, con Mauro Mellini, per la prima volta hanno ottenuto un seggio. Negli altri partiti non si sono registrati cambiamenti: la de mantiene 7 rappresentanti, il pei 6, il msi 1. Inalterato anche lo schieramento per il Senato con 4 democristiani, 3 comunisti e 1 socialista. Facciamo ora un breve viaggio all'interno dei partiti: chi è stato eletto? Quali indicazioni politiche è possibile trarre dalla sua elezione? Le indicazioni non sono univoche, anzi, talora si presentano chiaramente contraddittorie. 11 discorso riguarda soprattutto la de che, particolarmente in Sardegna, pare suddivisa in correnti e sottocorrenti spesso in asperrima po- lemica. In base ai risultati di ieri sembra che tra di esse sia stato raggiunto un certo equilibrio. Per quanto riguarda il Senato, sono stati riconfermati i quattro senatori uscenti e precisamente Liggios. attuale sottosegretario al Tesoro, di Forze Nuove, vicino aBodrato; A bis, doroteo. attuale sottosegretario al Bilancio; Pala, moroteo, e Deriu. Nel calo generale dei voti di preferenza che lamentano i candidati di ciascun partito alla Camera dei deputati (conseguenza del minor flusso degli elettori, ma probabilmente non solo di quello) si registrano nell'ambito della de due eccezioni: Beppe Pisanu, moroteo, capo della segreteria politica di Zaccagnini, è passato da 72 mila a 82 mila preferenze, il che può rappresentare una chiara indicazione favorevole al segretario nazionale della de; ma un aumento altrettanto consistente si è avuto per Raffaele Garzia, doroteo del gruppo dei «mille», contrario alla linea del confronto e attestato su posizioni d'intransigente anticomunismo. Dello stesso gruppo fa parte Mario Segni, il quale, peraltro, è sceso da 86 mila a 69 mila voti. Sebbene rimanga il deputato più votato della Sardegna, anche l'ex ministro dell'Interno, Francesco Cossiga (corrente di Base) lamenta una diminuzione dei consensi: da 178 mila preferenze a 135 mila. Completano l'elenco dei deputati democristiani: Giovanni Del Rio, fanfaniano, Ariuccio Carta, Forze Nuove, vicino a Donat-Cattin e Felice Contu per la prima volta al Parlamento (ha superato Mole, ex questore della Camera). Apre l'elenco dei deputati comunisti Giovanni Berlinguer, fratello del segretario nazionale. Gli altri parlamentari sono Giorgio Maciotta, il magistrato Salvatore Mannezzu. Maria Cocco, Mario Pani, mentre il nome nuovo è rappresentanto da Francesco Macis, 43 anni, avvocato, ex capogruppo del pei alla Regione. I tre senatori comunisti sono Giovannetti, Pinna (entrambi riconfermati) e, l'indipendente Giuseppe Fiori, vicedirettore del Tg 2, eietto per la prima volta. Del due deputati socialisti, Giuseppe, Tocco è craxiano, mentre Giovanni None è vicino a Signorile. Per il Senato il psi ha visto riconfermato Pino Ferralasco Ora la Sardegna guarda alle regionali del 17 giugno. Clemente Granata mate

Luoghi citati: Cagliari, Sardegna