Tutti i nomi «illustri» dei radicali siedono sui banchi di Montecitorio di Fabrizio Carbone

Tutti i nomi «illustri» dei radicali siedono sui banchi di Montecitorio Pannella deve scegliere tra Camera e Senato Tutti i nomi «illustri» dei radicali siedono sui banchi di Montecitorio ROMA — Diciotto deputati e due senatori: questa la forza parlamentare radicale. «Siamo un partito — dicono alla direzione — numericamente più forte dei liberali e dei repubblicani molto vicino al psdi che ha appena due deputati in più. Ma gli organi d'informazione continuano a parlare del successo elettorale dei partiti laici e solo di "avanzata" radicale. Continua il linciaggio contro di noi anche perché ci sono fra cinque giorni le europee e il nostro successo potrebbe essere ancora maggiore. Per questo noi continuiamo a lavorare perchè chi non ha votato, chi ha annullato la scheda, chi l'ha deposta in bianco nell'urna si convinca che anche in una assemblea europea i radicali possono essere il punto di riferimento per i pacifisti i libertari, gli antinucleari». I radicali non finiscono di essere polemici; hanno triplicato i voti ma sono furibondi per come sono stati trattati dagli organi d'informazione e soprattutto dalla Tv.-La sera di lunedi erano stati prima annella e poi Spadaccia (i due esponenti del pr che hanno conquistato il seggio senatoriale a Roma e Milano) a lanciare accuse contro tutto e tutti per disinformazione e discriminazione. E anche ieri stessi attacchi: Roberto Cicciomessere ha accusato i giornalisti televisivi di aver mancato di deontologia professionale. «Hanno assolutamente minimizzato uno dei risultati più significativi del voto» —ha detto il neo de-1, putato, famoso per le sue battaglie a favore dell'obiezione di coscienza — e non si sono attenuti ai criteri di "obiettività", "imparzialità" e completezza dell'informazione cosi come vuole la commissione parlamentare di vigilanza». La polemica è destinata a durare perchè la protesta del neo onorevole Cicciomessere è stata inoltrata al consiglio di amministrazione della Rai. Intanto in casa radicale non si hanno notizie sicure sulla composizione del gruppo parlamentare: si aspettano i risultati delle europee e gli elenchi definitivi delle preferenze. Poi si conosceranno i nomi dei nuovi parlamentari. Pannella, intanto, eletto sia senatore che deputato rinuncerebbe a Palazzo Madama per continuare la sua battaglia a Montecitorio. Eletto lo scrittore Leonardo Sciascia e Maria Antonietta Macciocchi. espulsa dal pei perché fuori linea. Confermati anche tutti i deputati uscenti: Franco De Cataldo, Mauro Mellini, Adele Faccio, Emma Bonino, Maria Luisa Galli. Tra 1 nuovi ci sono l'ex comunista Tessari, il giornalista Melega, Aldo Aj elio. Franco Roccella, Sergio Stanzani, Massimo Teodori, Marco Boato (indipendente di Lotta Continua) e Mimmo Pinto, ex deputato_di democrazia proletaria. Va segnalato un «dissenso» interno che viene da Trieste: qui il gruppo «XIII Maggio» ha criticato gli organi romani radicali di aver imposto una lista per Trieste con candidati non locali, costringendo molti radicali a non votare per il proprio partito e impedendo l'elezione di un deputato triestino del pr. Fabrizio Carbone

Luoghi citati: Milano, Roma, Trieste