Parastato e pubblico impiego Ancora difficoltà da superare di Gian Carlo Fossi

Parastato e pubblico impiego Ancora difficoltà da superare Le trattative riprenderanno fra pochi giorni Parastato e pubblico impiego Ancora difficoltà da superare Lo scoglio della dirigenza rischia di bloccare l'applicazione del nuovo contratto che avrebbe effetti positivi in molti settori ROMA — I parastatali riceveranno, alla fine di luglio, l'aumento dello stipendio e gli arretrati di sei mesi e due giorni previsti dall'intesa di massima raggiunta la scorsa settimana, se entro il termine concordato del 30 giugno verranno definiti i problemi insoluti e se potrà essere completata sollecitamente la complessa procedura di ratifica da parte del governo. "Riprenderemo le trattative nei prossimi giorni —ci ha dichiarato Reggio, presidente della delegazione degli enti pubblici e presidente dell'Inps — perché alcune questioni fondamentali sono ancora aperte: in particolare, il trattamento della dirigenza e dei professionisti, sul quale ci si dovrà muovere lungo linee autonome, come previste dalla legge di riassetto, pur nella considerazione del trattamento dei colleghi statali. Vi sono molti punti in comune rispetto agli statali anche se c'è una grossa riserva di legge, contestata dalla federazione Cgil-Cisl-UiU. Lo scoglio della dirigenza rischia di determinare una battuta d'attesa nell'applicazione del nuovo contratto del parastato, che invece avrebbe positivi effetti in molti settori "Mi si consenta — prosegue Reggio — di accennare appena alla gravissima situazione del mio ente, l'Inps, che dal nuovo contratto si attende non soltanto una boccata d'ossigeno, ma una decisa azione di recupero di efficienza e di produttività. Articola zione dell'orario, turni di la voto e professionalità specifiche nell'ambito della più avanzata tecnologia, sono punti cardine non solo per una corretta gestione, ma so prattutto per l'attuazione del grosso segno riformatore all'esame del nuovo Parlamento. Solo così, per accennare solo al settore previdenziale, si potranno ridurre ulteriormente i tempi di liquidazione e riliquidazione delle pensioni, garantendone il puntuale pagamento mensile. E' questo un problema che ogni giorno ci affligge di più». Anche il segretario generale della delegazione degli enti e direttore generale dell'I nam, Fassari, non sottovaluta la consistenza degli ostacoli da eliminare, primo fra tutti quello del trattamento dei di rigenti, dei medici, degli avvocati, degli ingegneri, delle altre categorie del ruolo professionale. "Le posizioni sono lontane — ha sottolineato Fassari — e et auguriamo che nei prossimi incontri si possano trovare valide basi d'accordo, per completare l'intesa di massima già raggiunta che, senza dubbio, realizza traguardi importanti pur muovendosi su linee di grande responsabilità, in una visione omogenea degli analoghi problemi per l'intero arco del settore pubblico». Tra gli enti parastatali. l'Inps e l'Inani hanno da soli circa la metà del personale interessato al riassetto retributivo e monopolizzano il vasto settore delle pensioni e dell'assistenza di malattia. Bisogna, quindi, evitare nuove complicazioni: un blocco an- che di poche ore, ad esempio, del centro elettronico della sede centrale dell'Inps, ritarderebbe il pagamento delle pensioni per milioni di cittadini, mentre la sospensione dell'attività sanitaria a livello delle 1500 sedi zonali paralizzerebbe l'erogazione di servizi essenziali per tutta la collettività (gli assistiti dalle ex mutue sono più di 52 milioni), senza considerare che proprio in questi mesi si è iniziata la fase più delicata di avvio al nuovo processo di ristrutturazione. Per la Federpubblici-Cisl, che rappresenta circa il 70% dei parastatali, il segretario generale Gori ritiene che l'intesa di massima debba essere applicata rapidamente. «I risultati raggiunti — afferma Gori — sono buoni, perché consentono di raggiungere un equilibrio tra esigenze specifi¬ che dei lavoratori ed esigenze generali della collettività. Accanto ad un recupero satariale divenuto ormai indifferibile rispetto alle altre categorie del settore pubblico e di quello privato, si è delineato un, nuovo modo di lavorare all'interno delle amministrazioni e degli enti: un modo che si ba-' sa si sulla organizzazione, ma anche sulla partecipazione in cui la responsabilizzazione diviene la condizione e lo stimolo alla crescita professionale». Sul problema della dirigenza, e dei ruoli professionali. Gori osserva: »E' certamente un problema difficile e sentito. Anche se non lo ha risolto, l'intesa di massima indica alcuni punti base, per cui al momento della stipula del contratto, non ci sarà molto da discutere». Gian Carlo Fossi '

Persone citate: Fassari, Gori

Luoghi citati: Reggio, Roma