Firenze: sedici a giudizio per banda armala coinvolta l'attrice Nicoletta Machiavelli

Firenze: sedici a giudizio per banda armala coinvolta l'attrice Nicoletta Machiavelli Si è conclusa l'inchiesta del giudice istruttore Vincenzo Tricomi Firenze: sedici a giudizio per banda armala coinvolta l'attrice Nicoletta Machiavelli L'artista, che manca da due anni dall'Italia, sarebbe in Nepal - Avrebbe ospitato un ricercato DAL NOSTRO CORRISPONDENTE FIRENZE — Il giudice istruttore di Firenze Vincenzo Tricomi ha rinviato a giudizio per associazione sovversiva a banda armata sedici persone a chiusura di una inchiesta durata diversi mesi e che ha consentito di individuare alcuni coilegamenti fra presunti gruppi eversivi bolognesi, fiorentini e romani. Nel corso dell'istruttoria è emersa la possibilità di un coinvolgimento «in azioni delittuose contro la personalità interna dello Stato» dell'attrice Nicoletta Rangoni Macchiavelli, la cui posizione, insieme a quella di un non identificato «torinese», che il magistrato ha ipotizzato essere il presunto brigatista Franco Pinna, è stata stralciata e trasmessa per altri accertamenti all'ufficio del pubblico ministero. L'attrice attualmente sarebbe nel Nepal in una comunità capeggiata da un «santone». Le persone rinviate a giudizio sono già note alla cronaca delle indagini contro gruppi eversivi. La maggior parte sono liberi o per concessione della libertà provvisoria o per scadenza dei termini di carcerazione preventiva; solo cinque sono in carcere, due sono latitanti. L'elenco è aperto da Guido Campanelli, 56 anni, detto Jena, già comandante partigiano e candidato al Parlamento nella lista della sinistra unita, poi lo seguono Sergio Banti, 48 anni. Renzo Cerbai. 27. Cristina Lastrucci, 23, Angelo Fabrizio. 24, Alessandro Montalti, 22, Adalgisa Mesuraca. 22, Stefano De Montis. 21, Massimo Lorimer Vargiu, 18, Elfino Mortati, 20, presunto omicida del notaio Franco Spighi di Prato, e Rosalba Piccirilli di 18, tutti residenti a Firenze o in provincia: Massimo Carloni, 23 anni, Renzo Filippetti. 24, Marco Tirabovi e Claudio Secchi. 27 anni di Bologna. I cinque ancora detenuti sllPllaldvdsa sono Moltalti, Tirabovi, Carloni. Mortati e Secchi. I due latitanti: Lorimer e Rosalba Piccirilli. L'inchiesta prese avvio dalla fuga di Elfino Mortati dopo l'uccisione del notaio Spighi avvenuta il 1" febbraio del-, l'anno scorso e rivendicata dalle «Ronde proletarie contro il lavoro nero», e dell'arresto di Alessandro Moltalti avvenuto nell'aprile 1978. quando fu trovato anche in possesso di armi e munizioni. Proprio lui. il Montalti, avrebbe detto al magistrato inquirente che le armi gli erano state consegnate da una persona conosciuta come il «torinese» o «Cecco», in casa dell'attrice Nicoletta Rangoni Machiavelli. Secondo l'uso toscano «Cecco» corrisponde al nome di Franco, e nell'ipotesi, del dottor Tricomi nel soprannome sarebbe da identificare il presunto brigatista Franco Pinna. Dalle indagini sugli spostamenti di Mortati, il giovane pratese, sarebbe emerso che, egli, durante la latitanza, fu protetto e ospitato, a Roma,durante il periodo del rapimento e dell'uccisione di Moro, «da persone collegatè alla colonna romana delle Brigate rosse». L'attrice Nicoletta Machiavelli, nominata nell'inchiesta del dott. Tricomi, sarebbe assente dall'Italia da circa due anni. Secondo quanto risulta nell'ambiente cinematografico, infatti, Nicoletta Machiavelli da molto tempo non lavora e l'anno scorso alcuni amici romani dell'attrice hanno ricevuto una lettera da una località imprecisata del Sud-est asiatico. Durante la sua permanenza italiana l'attrice risiederebbe in una casa di campagna, senza telefono nei pressi di Firenze, a Tavernelle. Il suo più recente film, nel quale ha riscosso un buon successo, è «Al di là del bene e del male» di Liliana Cavani (1977). e. b. m Roma. L'attrice Nicoletta Rangoni Machiavelli (Telefoto)