Pli risorto in Liguria e calano de, pei e psi

Pli risorto in Liguria e calano de, pei e psi Pli risorto in Liguria e calano de, pei e psi DAL NOSTRO CORRISPONDENTE GENOVA — Avanzano i radicali, prepotentemente nei quartieri residenziali, roccaforte della borghesia di Genova; calano nettamente i comunisti e, meno nettamente ma sensibilmente, i socialisti. Cala anche la de. Risorgono i liberali, sparisce democrazia nazionale, tornano alla ribalta socialdemocratici e repubblicani. Questa la prima impressione che si ricava in Liguria, sulla base di poco più di metà dello scrutinio del Senato. Ovviamente l'interpretazione dei dati è contrastante. I radicali, che hanno toccato quote superiori al 4 per cento al primo e al secondo collegio di Genova (quartieri operai e1 popolari), insistono nel dare al loro risultato un significato «di sinistra» e rifiutano l'osservazione di chi insinua che il 5,8 raggiunto nel IV collegio di Albaro sia una conseguenza dell'.apertura» a destra della campagna elettorale del loro leader. Marco Pannella. I radicali insistono invece sul fatto di aver «saccheggiato» l'elettorato comunista e socialista. Il pei ha perduto ovunque: sia nei collegi operai tradizionali (il primo che va da Sampierdarena a Voltri; il secon-' do che va da Rivarolo a Pontedecimo, cioè la Valpolcevera; nel terzo, cioè la Val Bisagno) con percentuali che vanno dal 2 e mezzo al 3 per cento. Un dato che ricalca l'andamento nazionale anche se forse, a Genova, vanno tenute presenti alcune disavventure di carattere amministrativo (piano regolatore, «caso Garrone») che hanno certamente inciso sul risultato. Anche il psi sembra uscire umiliato dalla prova elettorale proprio mentre si attendeva (in particolare in Liguria, dove nel 1976 la «frana» era stata notevole), una vigorosa riscossa. Il psi ha avuto una flessione che ha oscillato dallo 0,6 a poco più dell'uno per cento. E' meno agevole fornire un giudizio preciso sui partiti laici dal momento che la scorsa tornata elettorale al Senato in Liguria s'erano presentati uniti. In complesso, confrontando i dati delle amministrative e delle regionali, si ha l'impressione d'una sostanziale ripresa, soprattutto da parte dei liberali che hanno riguadagnato le posizioni di sette-otto anni fa nei quartieri residenziali e del levante cittadino. Per quel che riguarda la provincia si ha l'impressione, sulla base della quota, un po' modesta, scrutinata fino alle 19,30, del V collegio (che comprende Chiavari e le propaggini della provincia spezzina), che la de abbia subito anche un calo maggiore, pur restando il primo partito. La stella di Paolo Emilio Taviani sembra destinata ad offuscarsi: i primi dati attribuiscono all'ex ministro degli Interni un calo del tre per cento. Un calo che mette in netta risonanza il successo, nel IV collegio di Genova, del sen. Carlo Pastorino che è l'unico che ha portato lo scudo crociato ad una crescita del tre per cento. Sulla base dei voti scrutinati fino a tarda ora si può confermare che senz'altro la de ha conquistato quattro collegi, che presumibilmente saranno Genova IV, Imperia, Chiavari e Savona; il pei a sua volta avrà quattro collegi: Genova I, Genova II (che ha lo stesso candidato di Genova III), La Spezia e Savona. Il psi avrà un seggio (Genova III). Per la de dovrebbero essere quindi riconfermati gli uscenti: Pastorino. Taviani, Ruffino e Amadeo; per il pei, alla stessa stregua, dovrebbero tornare a Palazzo Madama Degli Abbati, Bertone, Urbani e Benassi. Nel psi sarà eletto per la quarta volta Fossa. L'unica incertezza riguarda il decimo seggio in ballo. Soltanto quando saranno completate le somme dei voti in tutta la regione si potrà sapere a chi toccherà l'ultimo senatore. Una previsione difficile perché per ottenere il collegio occorre avere realizzato all'interno della regione un quoziente pieno. Quindi il «resto» sarà un «affare» privato tra pei, de e psi. Le previsioni, a questo punto dello scrutinio, Indicano i primi due partiti. Potrebbe anche risolversi questa conquista del decimo seggio in una «volata» sul filo di poche centinaia di voti. In complesso si ha l'impressione che l'elettorato ligure si sia spostato a destra, se non almeno verso il centro. La de stazionaria, il relativo calo del msi, il recupero dei tre partiti laici, l'avanzata radicale e il calo del pei e del psi ripropongono —perché già se ne parla — per le prossime amministrative del 1980 amministrazioni di «coalizione». Che si ritorni agli Anni Cinquanta? „ . _. Paolo Lingua senato LIGURIA 1979 1976 Partiti Voti % Seggi Voti % Seggi DC 345.644 33,3 — 406.429 34,0 4 PCI 380.721 36,7 — 464.520 38,9 4 PSI 122.617 11,8 — 149.104 12,5 1 PSDI 37.405 3,6 — con il PRI — — PRI 36.876 3,6 — 103.405 8,6 1 PLI 32.989 3,2 — con il PRI — — PR | 38.963 3,8 — 16.681 1,4 — NSU ) — 0,2 — — — — MSI 36.924 3,6 — 54 926 4,6 — DEM. NAZ. 4.431 0,4 — — — — AIM — — — — — — Dati relativi a 2392 sezioni su 2617.