Arbitri del baseball in rivolta di Giorgio Viglino

Arbitri del baseball in rivolta Polemiche e gravi contrasti con la Federazione Arbitri del baseball in rivolta ROMA — La conduzione della Federbaseball ha già destato in passato parecchie polemiche, ma questa volta i metodi del presidente Bruno Beneck rischiano di bloccare l'attività sportiva in tutta Italia. Dall'autunno dello scorso anno è in corso un braccio di ferro tra la presidenza federale e gli arbitri, e al momento attuale oltre il 60 per cento di questi e l'80 dei classificatori (coloro che verbalizzano la partita permettendo poi di ■ compilare tutte le differenti graduatorie proprie di questa disciplina) si astiene dalle prestazioni: in altre parole sciopera. Secondo la federazione «tutto è normale», ma l'affermazione contrasta con notizie di cronaca che parlano di una rissa in Lombardia tra i manager delle due squadra in campo costretti a svolgere il ruolo di arbitri e di. gare rinviate. Spiegazioni piU esaurienti sono fornite dall'ex presidente degli arbitri, l'avvocato Aldo Chici, che ha ricoperto anche 11 ruolo di giudice unico federale, fino al momento della radiazione dai quadri federali avvenuta un paio di mesi fa. La vicenda è lunga e la riassumiamo condensando le parole dell'avv. Chici. Si prendono le mosse da una mozione delle società di Friuli e Venezia Giulia che inviano alla presidenza federale una lettera di protesta contro gli arbitri, accusati di incapacità, assenteismo, faziosità. Del documento si fa portavoce lo stesso presidente Beneck. invita altre società ad aggregarsi in modo «da poter agire in termini concreti contro il settore arbitrale». Protesta degli arbitri ignorata dalla presidenza, modifica dell'articolo 15 dello statuto e depennamento della eleggibilità delle cariche per gli arbitri, in cambio di una nomina dall'alto. Gli arbitri tentano di organizzare una nuova protesta, nominano una commissione di otto rappresentanti e ottengono soltanto l'effetto di veder radiati gli otto, fra i quali è pure l'avv. Chici. «La radiazione non mi preoccupa — dice l'ex presidente — e adesso è soltanto ridicolo che Beneck si rifiuti di parlarci in quanto non facciamo più parte della federazione. Il mio vero rammarico è per il deteriorarsi della situazione nata dall'incancrenirsi di un problema mai affrontato. In Italia giocatori e squadre hanno compiuto passi avanti, il livello di gioco è migliorato grazie agli scambi continui con l'estero. Io ho chiesto troppe volte, inutilmente, di istituire corsi in Italia e stages all'estero, e anche di aumentare un poco gli incentivi». ■■ Giorgio Viglino

Persone citate: Aldo Chici, Beneck, Bruno Beneck

Luoghi citati: Friuli, Italia, Lombardia, Roma, Venezia Giulia