Paolo Rossi non basta
Paolo Rossi non basta A Bergamo due squadre condannate al medesimo destino Paolo Rossi non basta Il difensore nerazzurro Mastro pasqua (due gol utili solo a coinvolgere gli avversari) ha fatto meglio del cannoniere veneto bloccato da Osti - La condanna da Bologna Atalanta Vicenza 2 0 ATALANTA: Bodini; Vavassorl, Osti (73' Pircher); Rocca, Prandelll, Mastropasqua; Marocchino, Flnardl, Garritane Festa, Bertuzzo. VICENZA: Galli; Secondini, Marangoni Guidetti, Prestanti, Mlani; Cerini, Salvi (60' Zanone), Rossi, Faloppa, Rosi. Arbitro: Menicucci. Reti: Mastropasqua al 7' e all'Bf. DAL NOSTRO INVIATO BERGAMO — Atalanta e Vicenza hanno chiuso a braccetto, unite in un drammatico destino, la loro disperata «battaglia per la vita», un concetto di sopravvivenza legato alla permanenza in serie A. Una crudele radiolina ha deciso la loro doppia condanna, raccontando il momento del rigore di Bordon che ha dato al Bologna il gol dui definitivo pareggio contro il Perugia. Poco dopo Giorgio Mastropasqua, coraggioso tenacissimo protagonista di questa caparbia resistenza al destino avverso, ha segnato il secondo gol per i bergamaschi: un gol inutile perché solo una sconfitta dei bolognesi avrebbe consentito all'Atalanta e al Lanerossi Vicenza di respirare ancora per una settimana aria di serie A, affidando ad un nuovo confronto diretto in campo neutro la definizione di una superiorità che ieri l'ultimo turno di campionato non aveva espresso con chiarezza sufficiente per influenzare la classifica. Il 2 a 0, complessivamente meritato (anche se il secondo gol chiama in causa una distrazione di Galli) è bastato alla tenacissima Atalanta solo per aggrapparsi al Vicenza e tirarselo dietro in serie B. Un risultato amaro per entrambe al termine di una partita che non ha certo disonorato come spettacolo il livello del massimo campionato, anche se ha confermato certi giudizi che erano apparsi evi- ' denti un po'a tutti. Paolino Rossi è bravo ma non basta per fare una squadra. L'Atalanta ha un solido impianto di gioco a centrocampo, ha nerbo e volontà da vendere, ma non incide in zona offensiva per carenza cronica degli uomini d'area ed il fatto che i due gol della vittoria siano venuti da iniziative del mediano Mastropasqua è indiretta conferma di una sterilità che nemmeno l'affrettato rientro di Garritano, avvenuto più per disperata necessità che per convinzione, é riuscito a cancellare. I nerazzurri bergamaschi hanno preso subito il comando del gioco, sorretti con tifo incredibile da una massa di spettatori che annullava con il suo gran gridare i pur commoventi incitamenti ai biancorossi dei settemila sportivi venuti da Vicenza. Al primo affondo, al 7', l'Atalanta ha addirittura sbloccato il risultato: va via sulla sinistra Bertuzzo; centra a mezza altezza ed il cross è respinto corto da Prestanti. Rocca di testa devia verso l'accorrente Mastropasqua che con un pallonetto spiovente scavalca irrimediabilmente Galli. II Vicenza è già in salita. Paolino Rossi reagisce con rabbia cercando di guidare la riscossa della sua squadra per quanto stretto in una difficile morsa tra l'arcigno Osti e l'esperto Vavassori. All'8' Paolino manda fuori di un soffio, correggendo di testa un traversone di Cenili. Due minuti dopo Bodini di pugno respinge una gran stangata da lontano di Rosi. Al 16' è Salvi a sparare alto da buona posizione; al 21' Rocca salva in extremis su Faloppa, poi la fiammata vicentina si spegne e lo stadio invece si accende al 30' quando Menicucci punisce con un'ammonizione per simulazione una capriola di Prandelli in area, che aveva forse trovato «aiuto» da una subdola spinta da parte di Miani. L'Atalanta «cerca» Garritano per il raddoppio, ma non lo trova. Prestanti fa buona guardia e Salvatore non ha ancora il passo giusto per resistere ai tackles: vince il primo ma perde inesorabilmente il successivo. I nerazzurri dominano, insomma, ma quel 2 a 0 che serve a poco (anche se da Bologna vengono notizie incoraggianti) non si sposta. Nella ripresa anzi è il Vicenza a farsi sotto con animo alla caccia del pareggio. Al 46' una mischia gigante dopo un calcio d'angolo si conclude con un tiro di Rossi respinto col corpo da Vavassori. Al 48' un colpo di testa di Rosi sfuma appena a lato, mentre al 50' si perde pure sulla rete laterale per questione di centimetri, una deviazione di testa di Salvi su centro di Paolino. Il momento del Vicenza però finisce e l'Atalanta (mentre da Bologna le notizie sono sempre buone) si fa sotto cercando il secondo gol, quello dello spareggio. Al 53' Miani sulla linea respinge una deviazione di testa di Mastropasqua su corner di Bertuzzo. Al 64' — dopo che Bodini aveva deviato in angolo un'improvvisa fucilata di Faloppa — Garritano perde la più favorevole delle occasioni facendosi precedere da Galli in uscita su un centro di Matropasqua. Alla mezz'ora, poi, un gran tiro di Bertuzzo su centro di Vavassori finisce sul fondo a portiere battuto. Il secondo gol atalantino viene comunque all'81' ma non serve a niente perché nel frattempo le notizie da Bologna hanno assunto il significato di una doppia condanna per le protagoniste di Bergamo. Mastropasqua da trenta metri batte una punizione per un fallo su Pircher e Galli, fuori posizione, si fa pedestremente infilare dallo spiovente del numero 6 bergamasco. Ci vorrebbe un terzo gol per affogare il Vicenza e restare a galla, ma a questo punto sono i biancorossi veneti che si aggrappano tenacemente agli avversari. E il gorgo si chiude implacabile su entrambe le squadre. Gianni Plgnata
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