I funerali uguali per tutti finisce il racket delle salme

I funerali uguali per tutti finisce il racket delle salme Il Comune fissa il calmiere per le sepolture I funerali uguali per tutti finisce il racket delle salme A fine maggio, i morti resteranno nel campo comune per un periodo di 15 anni senza che sia pagato nulla - Le denunce di morte e gli orari di tumulazione si possono concordare gratuitamente presso qualsiasi agenzia di pompe funebri I funerali diventano uguali per tutti. Dovrebbe cosi finire la speculazione alle spalle dei cittadini colpiti dalla morte dei loro cari: un vero e proprio racket che si è formato negli anni per contendersi le salme delle famiglie abbienti e poter disporre di tutta la cerimonia funebre. Servizi sempre più pomposi e sofisticati da pagare a suon di milioni approfittando della stato di prostrazione in cui si vengono a trovare le persone che perdono un parente o un amico. Ci ha pensato l'assessore allo stato civile Cogliandro il quale, con la collaborazione delle 50 imprese di pompe funebri, ha stabilito un calmiere fisso per qualsiasi funerale, che può essere anche completamente gratuito. Qualunque cittadino ha il diritto di rivolgersi direttamente a una qualsiasi impresa privata e chiedere la tumulazione del proprio parente senza pagare nemmeno una lira. L'ufficio è impegnato, pur senza onorario, a effettuare denuncia dell'avvenuto decesso e a fissare la data e l'ora della cerimonia. L'assessore Cogliandro, mettendo i cittadini in eguale condizione davanti alla morte, ha praticamente attuato ciò che Totò cantava in «Olivetta», in cui. con molta umanità, s'incontrano in un cimitero, il principe e lo spazzino. Un'iniziativa, prima in Italia, che dovrebbe rompere definitivamente la catena della «commercializzazione» della salma che cominciava nelle portinerie delle case e degli ospedali perché fosse segnalato, dietro compenso anche di 50 mila lire, l'avvenuto decesso. Che coinvolgeva infermieri, agenti di servizio, guardie mediche, ne¬ crofori dando luogo talvolta a scandalosi scontri anche davanti a familiari in lacrime. Finisce per chi non voglia la sconfortante trattativa sui prezzi per la scelta della bara con maniglie più o meno importanti e sullo stile e la grandezza del crocefisso; sulla camera ardente per la coreografia, le modalità del corteo funebre. La tumulazione, i fiori. Le famiglie in lutto non dovranno più pagare «mezzette» per ottenere il posto nelle prime file dei campi, per ottenere un loculo nelle posizioni più comode, per servizi e allestimenti al di fuori dei regolamenti. La stessa scelta dell'ora del funerale doveva essere finora pattuita con mancia. Un retaggio a cui non sfuggiva nessuno. D'ora in poi (la pubblicizzazione avverrà in settimana nel corso di una conferenza stampa ma c'è già stata la necessaria delibera in Consiglio comunale) i funerali saranno completamente gratuiti per coloro che decideranno per una tumulazione nel campo comune; si pagheranno 220 mila lire ma per la cassa speciale: 320 mila per quella di «lusso», imbottita; 420 mila per le casse doppie, quella con la camera di zinco, per le salme che vanno sistemate nei loculi. Un tipo di tumulazione, quest'ultima, preferita per la maggiore conservazione della tomba, la comodità e la pulizia. Ma, a quanto aveva dichiarato tempo fa proprio l'assessore Cogliandro, «aberrante» per gli effetti secondari sul cadavere. Un'altra iniziativa che sembra sia stata decisa, ma che deve ancora essere vagliata dal consiglio comunale, è una più lunga durata delle sepolture: da fine maggio il periodo concesso per la tomba comune passa da 10 a 15 anni. Cessano così le sistemazioni prolungate a pagamento e tutti, gratuitamente, potranno tenere il tumulo per tre lustri. Una possibilità che si è creata dopo l'apertura del Cimitero Sud di corso Orbassano. Dei 13 mila torinesi che mediamente muoiono ogni anno, poco più della metà va a finire nei cimiteri cittadini. Per tutti gli altri, o per volontà testamentaria o per decisione familiare, la salma viene portata ai paesi d'origine. Un'aspirazione di quasi tutti gli immigrati. I morti che vengono seppelliti a Torino sono divisi fra i quattro cimiteri attualmente in funzione a seconda della zona di residenza. La suddivisione è data da corso Vittorio fino a corso Inghilterra e poi dal tracciato della ferrovia per Milano per i due grandi cimiteri: Generale (una definizione vecchia e impropria) e Torino Sud. Dall'Oltrepò, con separazione alla Gran Madre, per le salme che vanno al cimitero di Cavoretto e quello di Sassi-Abbadia di Stura. I vecchi torinesi continuano a mantenere la preferenza per il Cimitero Generale. I motivi sono diversi e anche ovvi: per una maggiore importanza che gli è data dalle numerosissime opere d'arte che sono racchiuse nelle cappelle delle tombe di famiglia e nei monumenti: per il lustro della tradizione, per poter vedere sistemati in un unico luogo tutti i propri morti; una certa riluttanza ad accettare il nuovo. II concetto un po' provinciale porta ancora molti a intendere il cimitero come un agglomerato di tombe, divise per campi squadrati. alla ricerca del piccolo monumento funereo il più possibile originale e vistoso. Il nuovo cimitero sud è invece di concezione più moderna, disegnato come un ■grande parco dove i tumuli non si vedono dall'esterno, con piante che crescendo elimineranno quell'ambiente tetro e malinconico che è ancora tipico dei vecchi cimiteri esistenti. I cittadini d'origine meridionale finiscono per gradire il cimitero nuovo. Per parte loro i funzionari comunali preposti al servizio cercano di soddisfare nel limite delle disponibilità i desideri dei cittadini. Comunque, con il cimitero Sud. l'amministrazione comunale ha risolto completamente — almeno fino al 2000 — il problema delle tumulazioni assicurando una continua possibilità d'ampliamento e l'allestimento di almeno 1200 loculi all'anno per soddisfare l'orientamento dei più che non vogliono finire o far finire la salma nella terra anche se. dopo la cremazione, questa rappresenta la decisione più igienica e «naturale». Alessandro Rlgaldo Antonino Cogliandro Nuovi orari unificati per funerali e visite ai quattro cimiteri torinesi Mattino (due turni) 8 -10,30 Pomeriggio (due turni) 14.30-16 — Omaggio tombe (per l'estate) 8 —17.30 I morti a Torino 1966. 1967. 1968. 1969. 1970. 1971. 1972. 12.361 12.986. 13.930 13.943 14.499 13.787 13.728 1973. 1974. 1975. 1976. 1977. 1978. 13.673 13.446 13.492 13.656 13.091 12.989 Totale deceduti a Torino nel 1978 12.989 Cimitero Generale (30%) 3.903 campo comune (32%) 943 quindecennali (16%) 549 loculi (45%) 1.373 tombe famiglia. fosse perpetue 545 cremazioni 484 Cimitero Sud (26%) 3.305 campo comune (35%) 1.146 quindecennali • (20%) 674 loculi (45%) 1.369 collocazioni part.icolari 116 Cimiteri di Sassi e Cavoretto (4%) 501 Salme portate Comuni d'origine (40%) 5.280

Persone citate: Alessandro Rlgaldo Antonino, Antonino Cogliandro, Cogliandro, Olivetta

Luoghi citati: Italia, Milano, Torino