Palazzi ipervalutati in sedici a giudizio

Palazzi ipervalutati in sedici a giudizio A Roma, per ordine della Procura Palazzi ipervalutati in sedici a giudizio Nell'inchiesta coinvolti funzionari dell'Ufficio tecnico erariale e costruttori edili ROMA — L'Ufficio Tecnico Erariale, al quale è affidato il compito di valutare gli immobili che debbono essere acquistati da enti pubblici, avrebbe attribuito ad un complesso di edifici costruiti dalle imprese Caltagirone, Giovannelli, Colasanti e Giangrasso. che dovevano essere comprati dalla direzione generale degli Istituti di previdenza del ministero del Tesoro, un valore superiore a quello effettivo di mercato. A queste conclusioni è giunta una perizia tecnica disposta dal giudice istruttore Antonio Alibrandi. Nell'inchiesta giudiziaria, cominciata lo scorso anno, 16 persone, accusate di concorso in falsità ideologica e tentativo di truffa aggravata continuata, hanno ricevuto mandato di comparizione: i funzionari delì'Ute: Alberto Nardocci. Luigi Musso. Giovanni Martino. Maurizio Cima, Piero Cruciani. Francesco Caniglia. Gaetano Casciaro. Giorgio Cavalieri, Augusto Salza, Sergio Cavalieri e Pietro Soligo; i costruttori Guetano Caltagirone, Riccardo Giangrasso, Remo Colasanti, Enzo Foci e Mario Giovannelli. I complessi immobiliari al centro delle indagini sono sette e, rispetto ai prezzi di mercato, sarebbero stati valutati, secondo i periti, alcune centinaia di milioni in più. Il primo risulta intestato alla Società Sviluppo Immobiliare Romano e venne valutato 16 miliardi e 300 milioni di lire. II secondo complesso è invece di proprietà della società immobiliare «Transalpina» ed è formato da un certo numero di edifici del valore complessivo di 25 miliardi e 575 milioni. Proprietari sono Caltagirone. Giovannelli e Foci. Il terzo complesso, valutato 21 miliardi e 857 milioni di lire, appartiene alla società «Quoram». di Caltagirone e Giovannelli. Il quarto, stimato cinque miliardi e 600 milioni di li-i re. è della «Imi 2000». titolari Caltagirone e Foci. Il quinto, valutato otto miliardi 735 milioni, è di proprietà dell'«Euro Park Spa», di Caltagirone e Colasanti. Il sesto, stimato 14 miliardi e 510 milioni, appartiene alla società «Colle d'Arcaccio», di Caltagirone e Colasanti. L'ultimo, infine, del valore di sette miliardi 700 milioni, è della «Società Ignazio Caltagirone e Figlio», intestata a Gaetano Caltagirone e a Giangrassso.

Luoghi citati: Caltagirone, Foci, Roma