Violentata per tutta la notte sotto gli occhi dei genitori

Violentata per tutta la notte sotto gli occhi dei genitori Una ragazzina di quattordici anni a Palermo Violentata per tutta la notte sotto gli occhi dei genitori In cinque sono penetrati nella povera abitazione e, minacciando il padre con la pistola e la madre con un coltello, hanno approfittato della ragazza - Uno dei giovani è stato arrestato, ma nega PALERMO — Incredibile episodio di violenza. La vittima è una ragazzina di quattordici anni che per tutta la notte è stata costretta a subire le sevizie di cinque ragazzi, tutti sui quindici anni, davanti ai genitori e a due fratellini tenuti a bada con il coltello e una rivoltella. Uno degli aggressori è stato fermato, ma nega disperatamente anche se la ragazzina non ha avuto difficoltà a riconoscerlo. E' stato denunciato per violenza carnale, lesioni e tentativo di rapina. Anche i suoi complici dovranno rispondere delle stesse accuse. L'episodio è accaduto tra martedì e mercoledì, ma è stato reso noto solo ieri, dopo il fermo di uno dei responsabili. La ragazzina è stata ricoverata una settimana all'ospedale ginecologico per ferite e graffi. Un medico ha detto che la terribile esperienza ha lasciato nella sua mente una profonda traccia difficilmente cancellabile. I genitori della ragazza hanno 44 e 42 anni. Lui è un venditore ambulante e ha una pensione di invalidità civile, lei bada alla casa e agli altri due figli più piccoli di 10 e 12 anni. Abitano nel popolare rione Alberghiera, un alloggio arredato con il minimo indispensabile. Era da molto tempo che il giovane fermato dalla polizia infastidiva la ragazzina: l'aspettava sotto casa, tentava di metterle le mani addosso. Martedì della scorsa settimana il teppista è tornato alla carica spalleggiato dai suoi quattro amici. Quando la ragazzina è uscita per andare a comperare il pane, i cinque l'hanno circondata, lei si è messa a urlare, sono intervenuti alcuni passanti e i teppisti hanno preferito fuggire. Era il prologo dell'episodio agghiacciante che sarebbe accaduto qualche ora dopo, verso le 22. Racconta il padre della vittima: 'Eravamo tutti a letto, stavamo per prendere sonno. Improvvisamente abbiamo sentito un colpo fortissimo, era la nostra porta che cedeva sotto una spallata. Mi sono alzato e sono corso in cucina. Era buio ma ho visto l'ombra di cinque giovani uno impugnava la pistola, gli altri il coltello. Mi hanno spinto in camera da letto e puntata la pistola alla tempia, un altro si è avventato su mia moglie e le ha appoggiato sul collo la lama di un pugnale. "Il primo che dice una parola.— ci hanno minacciati — lo facciamo fuori"». Da quel momento in poi è iniziata una lunga notte di terrore e sevizie per la ragazzina. -L'hanno violentata davanti a noi — continua il padre — e più lei si lamentava, più loro si accanivano. Ogni tanto per impedirle di gridare, la prendevano a schiaffi e la insultavano. Io dovevo rimanere immobile, sentivo la canna della pistola che premeva contro la tempia, sarebbe bastato un solo gesto perché il teppista schiacciasse il grilletto. Anche mia moglie era paralizzata dal terrore». Era l'alba quando i cinque hanno deciso di andarsene. L'ultimo a uscire dalla stanza è stato quello con la pistola che ha tenuto a bada i genitori della ragazzina il tempo necessario ai suoi complici di allontanarsi; poi è corso via anche lui. 'Abbiamo telefonato alla polizia — ha detto l'uomo —, qualche minuto dopo sono arrivati gli agenti che l'hanno portata all'ospedale». Non è stato difficile per gli investigatori arrivare ad uno dei teppisti. La vittima lo conosceva e anche suo padre lo aveva visto più volte girare attorno a casa. «£' come se avessimo a che fare con un delinquente incallito — dice il capo della squadra mobile che ha diretto personalmente le indagini —,. Il ragazzo non parla nonostante le numerose prove. Quando gli contestiamo qualcosa, fa le spallucce e dice: "Quella lì è pazza, non la conosco neppure"».

Luoghi citati: Palermo