È estate, arrivano i premi Per il teatro pochi ma buoni

È estate, arrivano i premi Per il teatro pochi ma buoni È estate, arrivano i premi Per il teatro pochi ma buoni ROMA — L'estate è, come ognuno sa, stagione di premi, attestati, coppe e targhe celebrative. Nel mondo dello spettacolo, i divi del cinema e della televisione ne fanno man bassa: e non può dirsi stimato chi, nell'ambiente, non possa esibire il suo bravo ulivo o dattero d'oro, la sua bella noce o grolla in metallo nobile. Per gli attori e autori di teatro i riconoscimenti sono assai meno, stanno tutti nelle dita di una mano. La sera del 1" giugno verrà assegnato a Roma, al teatro Valle, per cominciare, il più recente e il più ambito di questi premi. Se ne parla molto perché vanta una giuria con alcuni nomi prestigiosi (Grassi, Gassman, Strehler), offre una borsa molto alta (dieci milioni tondi tondi). Potrà andare a un attore o ad un'attrice, a un regista o a uno scenografo: ma anche ad un collettivo teatrale, ad una compagnia, ad un gruppo, che nell'ultimo anno si sia segnalato per l'originalità, il rigore, la creatività del proprio lavoro. Il premio è vo luto e finanziato dall'editore Curcio, in memoria del padre Armando, che, oltre a precederlo nella professione, fu giornalista e brillante commediografo, autore prediletto, negli Anni Quaranta, dei fratelli De Filippo. La sera del 23 giugno, a Riccione, verrà assegnato (e siamo alla trentatreesima edizione) il Premio nazionale Riccione-Ater per il teatro. La giuria (una ventina di membri, critici e studiosi) premierà con un milione i tre migliori copioni teatrali e li indicherà agli organismi di produzione teatrale per la loro elaborazione in spettacolo; contem¬ poraneamente (e in questa formula sta l'originalità del premio) riconoscerà un contributo di quindici milioni e un impegno di almeno quindici recite al miglior progetto di spettacolo usato su uno dei copioni premiati l'anno prima: Katacascia di Giuseppe Borrelli; Antonio Ligabue di Angelo Dalla Giacoma, Clitemnestra di Dacia araini. A metà luglio, poi, nella quiete della rocca saracena di Borgio Verezzi, in Liguria, verrà assegnato il Veretium al miglior interprete di prosa dell'anno. E' un premio piuttosto severo e appartato, com'è appartato il delizioso paesino che lo ospita, e proprio per questo di molto prestigio. L'anno scorso andò a Marisa Fabbri, per l'eccezionale performance delle Baccanti di Euripide, una tragedia recitata tutta da sola. Andrà quest'anno, per l'equilibrio tra i due sessi, ad un maschio? ■ Ad agosto anche i giurati si prendono le ferie: ma tra settembre e ottobre ci sono gli ultimi trofei. A Saint-Vincent verranno attribuiti, a settembre, i premi Idi banditi dall'Istituto del dramma italiano. Questo ente, che lavora con pochi mezzi ma molto impegno a tutelare, anche all'estero, i valori della drammaturgia italiana, destina I suoi riconoscimenti all'autore italiano dell'anno: e al miglior regista, ai migliori interpreti, maschile e femminile, di lavori italiani realizzati nella stagione teatrale. Tra i premiati dell'anno scorso, c'erano Ronconi, Sbragia, la Occhini. Anche quest'anno c'è campo aperto per le più varie previsioni. E, per concludere, verso la fine di ottobre, il premio Luigi Pirandello, al suo ottavo anno, con una borsa unica e indivisibile di cinque milioni, un copione di autore italiano (la settima edizione è stata vinta' dall' Opera d'e muorte 'e famme di Elvio Porta). Stavolta sono stati aggiunti due premi di selezione di due milioni ciascuno. La giuria assegnerà anche il premio internazionale Luigi Pirandello a una personalità di chiara fama (autore, regista, scenografo, animatore) per l'insieme della sua attività (l'ultimo vincitore è stato il grande regista ceco slovacco Otomar Krejca). g.d , b.

Luoghi citati: Borgio Verezzi, Liguria, Riccione, Roma, Saint-vincent