Ferruzzi è il nuovo socio nella «Agricola» di Monti di Attilio Monti
Ferruzzi è il nuovo socio nella «Agricola» di Monti Ravennate, è un importatore di cereali Ferruzzi è il nuovo socio nella «Agricola» di Monti MILANO — Una partecipazione nella Agricola Finanziaria, la società di Attilio Monti che controlla l'Eridania, la tenuta Tor Viscosa della Snia (4.500 ettari, valutati ai prezzi attuali tra i 90 e i 100 miliardi se opportunamente frazionati), la società Le Gallare dell'Eridania (tenute agricole), una partecipazione del 20 per cento nella Unicem, la seconda azienda italiana del cemento controllata dall'Ifi. In meno di tre anni Serafino Ferruzzi, 71 anni, importatore di cereali ravennate, ha comprato un patrimonio del valore di almeno duecento miliardi imponendosi, suo malgrado, all'attenzione della Borsa come azionista di due tra le maggiori società quotate (Unicem e Agricola). Serafino Ferruzzi è forse sconosciuto a buona parte del mondo finanziario e industriale italiano ma non è certo un uomo nuovo. Da circa 30 anni importatore di cereali, già nel 1972 era il più grosso in Italia con il 40 per cento degli acquisti all'estero dei cereali, otto navi per il trasporto per complessive 280 mila tonnellate. 120 vagoni ferroviari, chiatte, rimorchiatori, un silos (dove si immagazzinano i cereali) a New Orleans (unico italiano e fra i pochissimi non americani), 16 silos in Italia, un cementificio a Ravenna, terre e allevamenti in Sud America, un giro di affari annuo che allora si stimava in 250 miliardi, un quarto del fatturato Fiat. Dall'inizio degli Anni Settanta il complesso delle attività di Ferruzzi. sparpagliato in molte società, tutte dirette da lui personalmente o da un componente della famiglia (un figlio e due generi) o da un uomo di fiducia si è andato allargando e consolidando (più navi, più vagoni, più silos, più terra) sempre concentrando gli investimenti nel settore agro-alimentare. .// punto di forza di Ferruzzi» spiega il dirigente di una grossa banca, che segue i suoi affari -è il fatto di disporre del ciclo commerciale completo dalle zone di produzione alle zone di consumo dei cereali». Un vantaggio che probabilmente fu sfruttato appieno soprattutto nel 1973 quando i prezzi dei cereali a Chicago (il più grande mercato del mondo con un volume di affari di oltre 600 miliardi di dollari, superiore a quello di tutte le Borse del mondo sommate insieme) triplicarono nel corso di un'estate per effetto dei grandi contratti sovietici, anticipando la rivoluzione nei prezzi delle materie prime dell'autunno successiva Dopo il granoturco fu la volta della soia ad andare alle stelle perché gli Usa avevano minacciato il blocco delle esportazioni (la'farina di pesce peruviana, il mangime proteico concorrente della soia venne a mancare per un anno perché i banchi di acciughe non si presentarono al consueto appuntamento di pesca al largo delle coste peruvia¬ Un altro segreto gelosamente custodito è quanto in realtà Ferruzzi abbia investito in questi ultimi due-tre anni inserendosi nel giro delle grandi società. Si dice che abbia pagato il pacchetto Unicem circa 15 miliardi e che Tor Viscosa gli sia costata 50 miliardi, una cifra analoga Le Gallare, almeno una trentina di miliardi 1125 per cento dell'Agricola. Sono 150 miliardi in tutto. In realtà, come lui stesso spiega, si tratta in gran parte di assunzione di debiti altrui come nel caso di Tor Viscosa dove avrebbe pagato cinque miliardi in contanti accollandosi per il resto un po' di debiti deila Snia. Non a caso ad aver venduto a Ferruzzi in questi anni sono tutti gruppi con grossi problemi finanziari. Marco Borsa ne suscitando un caso internazionale al punto che qualcuno insinuò che la Cia avesse deviato la rotta dei banchi per mettere in difficoltà il regime peruviano sostenitore delle nazionalizzazioni! Il risultato fu che sul mercato italiano il prezzo della soia, controllato da Ferruzzi, il maggiore importatore, sali da 12 a 50 mila lire la tonnellata. " Il giro di affari attuale del, gruppo Ferruzzi non è noto. Se si mantiene la stessa proporzione del 1972 rispetto al fatturato Fiat dovrebbe aggirarsi intorno almeno ai 2.000 miliardi l'anno. «La vera forza di Ferruzzi» dice un grosso industriale che segue con simpatia l'ascesa dell'importatore di Ravenna -sta nel fatto che le sue attività sono liquide; è forse l'uomo più liquido d'Italia».
Persone citate: Agricola, Ferruzzi, Marco Borsa, Serafino Ferruzzi
Luoghi citati: Chicago, Italia, Milano, New Orleans, Ravenna, Sud America, Usa
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