Il motore Abarth sullo scafo Molinari di Paolo Bertoldi

Il motore Abarth sullo scafo Molinari Motonautica - Protagonisti della vittoriosa 24 ore di Rouen Il motore Abarth sullo scafo Molinari L'originale catamarano con il quale Renato Molinari ha vinto la 24 Ore di Rouen pesa 600 chili. Pure nuova, ma più leggera di 70-80 kg, sarà la barca su cui, il 22 settembre a Milano, il nove volte campione iridato di motonautica punterà al decimo titolo mondiale, una specie di superstella come il Milan nel nostro campionato di calcio. In entrambi i casi — cosi spera il pilota comasco — il motore avrà la stessa origine: Abarth derivato dal Fiat 131, lo stesso che in versione automobilistica ha conquistato due titoli mondiali nei Rally. Che cosa la casa torinese deciderà per Milano è da stabilire: quello che ha fatto per Rouen ha del fantascientifico. In dodici giorni di lavoro effettivo in corso Marche è stato preparato un due litri in grado di sviluppare la potenza di 190 cavalli (meno che nella versione automobilistica, che eroga 240 Cv). ma con una coppia massima di oltre 25 kgm a 3000 giri/minuto. La storia dei cavalli ha pro- Remi'o Molinari sul catamaracurato ad Aurelio Lampredi un «insulto» addirittura lusinghiero: «Lei imbroglia, ingegnere, mi nasconde i cavalli» gli aveva detto Molinari dopo aver provato in acqua il mezzo preparato a Torino. In parole povere, il pilota aveva avuto l'impressione che la potenza reale fosse superiore a quella denunciata. In genere avviene il contrario: il motore va fortissimo, se la barca va adagio la colpa, se mai. è del pilota. L'invidiabile contestazione ha fatto sì che invece di adattare il propulsore al bat¬ no azionato dal motore Abarth tello si è modificato quest'ultimo. Icatamarani da corsa, come è noto, si appoggiano su due scafi laterali (scarponi) e sul cuscino d'aria formato dal vento che entra nel tunnel. La potenza del Fiat 131 Abarth da Rally era tale da garantire un'alta velocità costante con minor sostentamento sull'acqua. Così Angelo Molinari (padre e celebre costruttore di barche) e Renato (il pilota) poterono aumentare la portanza degli scarponi. E a Rouen fu un trionfo: 1929 chilometri percorsi nelle 24 ore. primato del giro (119.447 km/h) e della gara, alla media totale di 80.400: otto chilometri in più del limite precedente stabilito dallo stesso Molinari. Per questo exploit il comasco, che si alternava con Paìizeri e Vassena. ha creato un clima di suspense: si è fermato nell'ultima ora, ha fatto «tirar su» lo scafo per ripulirlo e soprattutto per cambiare l'elica. Ha perso una ventina di minuti, da aggiungere a una precedente lunga sosta avvenuta all'inizio per noie di surriscaldamento. Nonostante tutto. Molinari ha trionfato per la seconda volta nella maratona di Rouen. infliggendo ai francesi Maurìer-Balkou qualcosa come 45 giri di distacco. Nei giorni scorsi lo staff della Abarth era presente ad Avigliana quando Molinari ha presentato il suo bolide da corsa, ripetendo particolari entusiastici e non disinteressati: vuole un motore anche per settembre. Paolo Bertoldi

Persone citate: Angelo Molinari, Aurelio Lampredi, Molinari, Renato Molinari, Vassena

Luoghi citati: Avigliana, Milano, Torino