Un consorzio per Monte fibre?

Un consorzio per Monte fibre? Un piano-salvataggio presentato a Nicolazzi Un consorzio per Monte fibre? MILANO — La Montefibre ha presentato al ministro dell'Industria Franco Nicolazzi lo studio per il riequilibrio finanziarlo e gestionale delle sue attività. Lo rende noto un comunicato del ministero nel quale si precisa che «tale studio verrà esaminato dagli organi tecnici del ministero dell'Industria prima di essere sottoposto alle banche e istituti di credito che dovranno partecipare ad un eventuale consorzio per la ricapitalizzazione della società». Conformemente alle indicazioni del ministro, conclude la nota del ministero, il piano Montefibre dovrebbe favorire la continuità produttiva di quelle società consociate che il gruppo di Foro Bonaparte non intende più gestire direttamente. La società, interpellata in merito, non è stata in grado di fornire dettagli sui punti principali del piano di risanamento. L'eventuale intervento di un consorzio bancario nel quadro di un programma di razionalizzazione delle produzioni potrebbe, secondo fonti informate, impedire l'adozione di procedure concorsuali che il consiglio di amministrazione Montefibre intende proporre all'assemblea "degli azionisti La vicenda Montefibre, dall'inizio di quest'anno in poi, è passata attraverso tre fasi di¬ stinte. La prima è stata il negoziato, successivamente fallito, con la Snia per la costituzione di un unico raggruppamento privato, Snia-Fibre, che raccogliesse le produzioni di fibre delle due società sotto un'unica holding sostenuta da un consorzio bancario. La seconda, una volta accantonato questo tentativo, è stata la minaccia dei fallimento ventilata dal socio di maggioranza Monte dison che in sede di assemblea dichiarò di non essere più disponibile a finanziare le perdite della propria controllata invitando gli amministratori di Montefibre a trarre le dovute conseguenze (che furono l'annuncio da parte di Montefibre a propria volta alle controllate di non poter più finanziarne le perdite e la convocazione di un'assemblea a giugno per esaminare le eventuali procedure concorsuali). La terza in cui interviene il governo a sostegno della società sia attraverso l'erogazione di 33 miliardi della Cassa del Mezzogiorno a favore di Oltana (metà Montefibre e metà Anic) sia attraverso eventuali aluti finanziari ad un consorzio di banche disposto a ricapitalizzare la società accollandosene la responsabilità nel periodo di transizione fino al raggiungimento di una soddisfacente redditività. m. ho.

Persone citate: Anic, Bonaparte, Franco Nicolazzi, Nicolazzi

Luoghi citati: Milano