Amin voleva l'atomica per ricattare il mondo di Fabio Galvano

Amin voleva l'atomica per ricattare il mondo Rivelazioni di un giornale inglese Amin voleva l'atomica per ricattare il mondo LONDRA — Il ricatto nucleare era nei piani di Idi Amin. Il deposto dittatore dell'Uganda aveva progettato, all'indomani del raid israeliano a Entebbe, di fabbricare con la collaborazione dell'Olp palestinese e dell'Ira irlandese, alcuni ordigni atomici portati da collocare per mezzo di diplomatici - suicidi in alcune capitali africane oltreché in Israele e forse anche a Mosca. Poi Amin avrebbe ricattato il mondo, minacciando una strage. Per dimostrare la sua potenza, progettava una piccola «dimostrazione» nucleare in una zona dell'Uganda ai confini con il Kenya: a quel punto, nel suo folle disegno, il mondo avrebbe dovuto dimostrare nei suoi confronti quel rispetto e quell'ammirazione che egli ha sempre voluto, ma che nessuno gli ha mai attribuito. Il progetto nucleare di Amin è rivelato da una serie di documenti trovati negli archivi del dittatore, dopo la sua caduta. Li ha visti l'inviato del Daily Mirror e sono stati poi raccolti da un agente della Cia che li ha inviati a Washington. Resta da vedere quale fosse il reale pericolo di questo folle progetto, se Amin sarebbe riuscito a costruire il suo temibile arsenale atomico. Da tempo i servizi segreti degli Stati Uniti ritengono che alcune organizzazioni terroristiche potrebbero essere in grado di costruire le loro bombe atomiche, sfruttando le conoscenze tecniche di cui sono già in possesso. Il progetto, soprannominato «Operazione poker», fu ideato nell'agosto del '76, all'indomani del raid del commando israeliano per liberare l'aereo dirottato sull'aeroporto di Entebbe. La furia di Amin si scatenò immediata¬ mente. Prima uccise un'anziana signora inglese che, ricoverata in ospedale, non aveva potuto ripartire con l'aereo liberato. Poi diede il via all'-Operazione poker». Chiese ai suoi collaboratori di Londra, Washington e New York di fornire tutte le conoscenze tecniche che avessero, potuto raccogliere. In particolare, secondo i documenti a cui si riferisce il Daily Mirror, Amin aveva chiesto di fare attente ricerche alla Biblioteca del British Museum e alla Biblioteca delle Scienze di Washington e di New York. h'«Operazione poker» prevedeva, fra l'altro, il ricatto dei Paesi vicini: la Tanzania e il Kenya, primi fra tutti. Entrambi avrebbero dovuto consegnare ad Amin le loro riserve in valuta estera e tutti i diritti minerari. Fabio Galvano

Persone citate: Idi Amin