Wojtyla vuole disciplina di Filippo Pucci

Wojtyla vuole disciplina Negli atenei cattolici Wojtyla vuole disciplina CITTA' DEL VATICANO — Giovanni Paolo II vuole disciplina e «assoluta adesione al magistero autentico della Chiesa» nelle 126 università e facoltà ecclesiastiche esistenti nel mondo (84 in Europa, 21 in Italia). E' questo l'orientamento emergente da una costituzione apostolica, diffusa ieri dal Vaticano, che nell'originale latino si intitola «Sapientia Christiana», elaborata lungo dieci anni, portata a termine da Paolo VI che non fece in tempo a promulgarla, cosi come accadde a Giovanni Paolo I nel suo fulmineo pontificato, e da lui. Papa Wojtyla, largamente ritoccata. Il documento abroga la precedente costituzione «Deus scientiarum Dominus» di Pio XI. del 1931. e le «norme provvisorie», emanate dalla Congregazione per l'Educazione Cattolica nel 1968, in esecuzione dei decreti del Concilio Vaticano II, con l'approvazione di Paolo VI. Avendo bene presenti gli imbarazzi sorti per la S. Sede dalle opinioni espresse da cattedre universitarie cattoliche in varie nazioni (tipici i casi di Don Molari all'Università del Laterano e del teologo Kung all'Università di Tubinga) Giovanni Paolo II stabilisce che d'ora in poi «tutti ì docenti lianno bisogno del "nihil obstat" della Santa Sede stessa. Sia essi che il personale ausiliario avranno una congrua retribuzione, anche in rapporto alla previdenza e alle assicurazio7ii sociali, ma dovranno essere "modelli di fedeltà alla Chiesa"». E cosi gli studenti saranno considerati idonei alla frequenza anche «per la condotta morale». Saranno compartecipi nella conduzione degli affari della università, accanto ai Consigli di Facoltà, con una attenuazione della conformazione verticistica e autoritaria che faceva capo fino a poco tempo addietro al Rettore, in applicazione delle istanze più moderne nel settore universitario, ma nei limiti di una contestazione costruttiva che non ripeta lo sconquasso creatosi nei paritetici istituti civili. Quanto ai corsi di studio dovranno essere aperti ai valori positivi delle varie filosofie e culture, escludendosi l'accettazione di «sistemi e metodi che non si possono conciliare con la fede cristiana». Il documento prospetta il modo di procedere «nei casi di sospensione o di allontanamento» di un docente, «specialmente per cause riguardanti la dottrina» : spetterà al Rettore di regolare «privata" mente» la questione, e se non riuscisse, questa sarà demandata ad una Commissione competente all'interno dell'Università, successivamente al Gran Cancelliere dell'ateneo ed in ultima analisi alla Santa Sede «per una definitiva soluzione del caso, avendo cura di sempre assicurare al docente la facoltà di esporre e di difendere la propria causa». Filippo Pucci

Persone citate: Giovanni Paolo I, Giovanni Paolo Ii, Kung, Paolo Vi, Papa Wojtyla, Pio Xi, Wojtyla

Luoghi citati: Citta' Del Vaticano, Europa, Italia