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Assaltano a colpi di lupara una caserma: due arrestati Allarme a Vigone per un episodio ancora da chiarire Assaltano a colpi di lupara una caserma: due arrestati Gli sparatori bloccati dopo una battuta nella campagna - Non dovrebbe trattarsi di azione politica, ma di vendetta: così sostengono i presunti autori Paura, l'altra sera, a Vigone. quando sono stati esplosi alcuni colpi di lupara contro la caserma dei carabinieri. A lungo s'è temuto un attentato. La sparatoria ricordava da vicino il violento rituale inventato dai terroristi: detonazioni nel buio, per chiamare all'esterno i militari di servizio, poi l'esplosione di una bomba a tempo. E' accaduto a Torino e in numerosi centri della cintura. Ogni volta s'è sfiorata la tragegia. Solo il caso ha voluto che non ci fossero vittime e che l'assalto portato ai carabinieri avesse come risultato ultimo soltanto danni alle caserme. L'episodio dell'altra sera s'è ridimensionato. Avrebbero sparato due giovani per «vendicare» una denuncia. Sono stati arrestati dopo una battuta nella campagna. Erano da poco passate le 23 di giovedì quando davanti alla caserma dei carabinieri di Vigone, in via Foscolo, è passata a fari spenti una 850 con due persone, a bordo. D'improvviso, gli spari, va in frantumi l'insegna luminosa sopra l'uscio della caserma. Un carabiniere esce, vede l'auto, spara in aria. Da una porta laterale s'affaccia il maresciallo Diana. L'850 gli passa davanti, il profilo d'uno dei pas-: seggeri gli è famigliare. Incomincia la battuta a cui prendono parte anche i carabinieri del nucleo operativo di Pinerolo. La caccia è movimentata e lunga. Verso le 2 di ieri la vettura inseguita viene bloccata presso Piscina, i passeggeri — Aldo Turina e Riccardo Selvatico, ventunenni, entrambi del posto — sono stati arrestati. «Volevamo vendicarci», hanno detto. Nel vano motore dell'auto è stato trovato un fucile calibro 12 a canne mozze. I due ieri mattina sono stati sentiti dal col. Schettino del nucleo antiterrorismo di Torino. Aldo Turina e Riccardo Selvatico: «E' una vendetta contro i carabinieri»