No degli indipendenti di sinistra a un governo della dc senza il pci

No degli indipendenti di sinistra a un governo della dc senza il pci No degli indipendenti di sinistra a un governo della dc senza il pci I pecorai del Lazio replicano alle battute del segretario socialista DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — I pastori se la sono presa. Bettino Craxi. segretario del psi. aveva detto che le spiegazioni fornite da Andreotti per il mancato abbinamento delle elezioni politiche con quelle europee sarebbero buone solo per «uno sperduto pecoraio del Lazio». L'Associazione nazionale della pastorizia ha replicato ieri esprimendo la sua «pili viva indignazione», e affermando che i pastori «da tempo hanno preso coscienza del loro stato d'essere e dell'importanza che il loro lavoro riveste nell'ambito dell'economia agricola nazionale». Il comunicato prosegue: «I pastori non sono dei cavernicoli, ma persone dignitose e preparate, proficuamente inserite nel contesto sociale e democratico del Paese, al quale essi offrono, con la loro attività, una produzione lorda vendibile di oltre 640 miliardi di lire annue . Tolte le giuste recriminazioni dei pastori, la campagna elettorale non offre altri sprazzi. C'è un messaggio degli indipendenti di sinistra, i quali avvertono Zaccagnini (il segretario de, in un'intervista alla Stampa, si espresse in termini possibilistici quanto alla presenza di esponenti della sinistra indipendente in un futuro governo) che «deve comunque essere chiaro che noi non ci presteremo a nessuna manovra che abbia sapore anticomunista», e concludono: «Siamo una formazione politica ben definita con nome cognome e indirizzo, e chi ha proposte serie da fare sa a chi e dove deve rivolgersi». Quanto a Zaccagnini, in un'intervista alla Discussione, il settimanale de, ammette di non credere a clamorosi spostamenti elettorali, rettificando cosi l'ipotesi di «sorpasso» delle sinistre data come possibile appena il giorno prima (e definita ieri dal vicesegretario liberale Biondi «la bubbola elettorale del sorpasso»). Ancora per la Discussione. interviste di Andreotti e Bodrato. Il presidente del Consiglio afferma di non doversi lamentare, per la legislatura uscente, della lealtà dei comunisti, anche se «qualche calcio negli stinchi (lo Sme, le nomine, ecc.) non me lo hanno risparmiato. E a un certo punto hanno messo in crisi il governo. Qui hanno sbagliato». Qualche battuta anche per Craxi, che vorrebbe vedere un altro, a Palazzo Chigi, al posto di Andreotti: «Qualche giovane socialista potrebbe considerare lo stesso Craxi un anziano, invitandolo ad andare insieme a ine a passeggio nel parco delle rimembranze». Per Bodrato, i comunisti hanno capito di aver sbagliato, causando la crisi, e ora sono costretti a inasprire la polemica, in contraddizione con le proposte di unità. Bodrato ha pure accennato ai molti soldi di cui il psi sembra disporre per la campagna elettorale, mezzi finanziari «che neppure il partito di maggioranza relativa può permettersi». Piccoli torna, in un'intervista allo Spiegel. sulla necessità di cambiare in qualche modo il sistema della proporzionale pura, per favorire la governabilità del Paese. Il «Mille» (Movimento Italia Libera nella Libera Europa) invita a votare per esponenti della destra de (fornisce anche i nomi) oppure per candidati liberali. Tutti poi si dolgono perchè le elezioni europee vengono tanto deprezzate, ma intanto le elezioni europee vengono deprezzate.

Luoghi citati: Europa, Italia, Lazio, Roma