Ecco il giudice che incrimina gli studenti dalla lingua lunga

Ecco il giudice che incrimina gli studenti dalla lingua lunga Ecco il giudice che incrimina gli studenti dalla lingua lunga Chi è Modesto Ponzo, il giudice dei minori al centro della polemica scoppiata per l'incriminazione del quindicenne Pino Manclnelli. accusato di «interruzione di pubblico servizio», perché disturbava in classe? Piemontese, di agiata famiglia, è un rigido esecutore degli articoli del codice penale, compresi quelli della legge sui minori che prevedono «l'ispezione corporale dei ragazzi difficili». , Balzò alla ribalta della cronaca nell'agosto del 1973. Cinque ragazzi, tutti minorenni, accusati del furto di tre meloni in un campo di Viguzzolo (Tortona), furono trattenuti in carcere da Ponzo per 9 giorni. • «La nostra funzione — spiegò allora in una lettera alla Stampa — è di salvare i giovani, stroncare ogni tendenza a compiere atti illeciti e a prendere cattive abitudini. Si è dovuto inquisire sulla loro personalità per accertare se meritano il beneficio della libertà provvisoria. E poi si trattava di furto di alcuni meloni e angurie, non di un solo melone-. La buona fede del giudice Ponzo è fuori discussione e cosi pure il suo amore per i giovani, attestato da una scritta che campeggia sul suo tavolo di lavoro: -Mi basta sapere che siete giovani perché io vi ami assai-. (Don Bosco). Nel gennaio '74, spenta da poco la polemica sui ragazzi arrestati per il furto dei meloni, Modesto Ponzo tornò a far parlare di sé. Una zingara di 17 anni, imputata di rapina, fu costretta a subire un'ispezione corporale che rifiutava. Anche in quel caso il magistrato si arroccò sui principi di diritto: «Afi sono limitato a compiere un atto istruttorio nelle forme e nei modi previsti dalla legge-, disse. La zingarella nascondeva la sua vera età e Ponzo avrebbe potuto sostenere di aver proceduto alla visita medica per accertare la sua vera identità. Ma preferì riaffermare la sua rigida interpretazione della legge , sui minori. I cinque ragazzi dei meloni, processati il 15 novembre del 1974. furono dichiarati «immaturi» e assolti. La Procura generale di Torino, che ■ allora era retta da Rodolfo Prosio (attuale pre-( sidente del tribunale) propose il trasferimento del magistrato dal tribunale dei minori, e il dott. Ponzo fu destinato alla prima sezione penale del tribunale. II giudice impugnò la decisione davanti al Tar j (Tribunale amministrativo regionale) che nel 1977 annullò la deliberazione del Consiglio Superiore della magistratura, reintegrando il magistrato alla Procura dei minori. La vicenda di Pino ha riaperto le polemiche. I tempi cambiano, ma non l'interpretazione di Ponzo sulla legge dei minori e le ispezioni corporali. A Palazzo di giustizia, dove il nuovo caso ha suscitato molto clamore, si osserva che il Consiglio di Stato ha annullato la decisione del Tar e ora spetta al Consiglio Superiore della Magistratura destinare a nuovo incarico Modesto Ponzo. Sarebbe la soluzione migliore, purché sia presa al più presto. e> cer.

Persone citate: Don Bosco, Modesto Ponzo, Pino Manclnelli, Ponzo, Rodolfo Prosio

Luoghi citati: Torino, Viguzzolo