Depailler e Laffite, coppia in crisi di Cristiano Chiavegato

Depailler e Laffite, coppia in crisi Depailler e Laffite, coppia in crisi I due francesi della Ligier hanno male ai polsi - La Ferrari ha già riconfermato Scheckter e Villeneuve per il 1980 - Stamane prime prove per il Gran Premio di Monaco di FI DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE MONTECARLO — Lo show è cominciato. Il Principato offre il suo spettacolo di gala annuale riservato all'automobilismo e per l'occasione tira fuori un sole splendido e un porto pieno di yachts lussuosissimi che ignorano (tranne forse quelli a vela) la crisi del petrolio. Da stamane i cittadini monegaschi che amano la tranquillità dovranno trasferirsi per qualche giorno in collina, ma il loro posto sarà preso da decine di migliaia di tifosi della Formula 1. Mal come quest'anno si è vista tanta gente in giro, e tante macchine e tanta confusione. Segno che l'indice di gradimento è aumentato ancora, che il duello Ligier-Ferrari viene considerato un piatto troppo prelibato per non essere assaggiato direttamente sul posto. Prevedere su questo circuito un duello tra le vetture del team francese e quello italiano, che finora si sono aggiudicate tutte quante le sei gare disputate, è abbastanza facile anche se non bisogna sottovalutare qualche avversario che sta «crescendo», come la Williams, come la nuova Lotus 80 di Andretti, come la Tyrrell, che lo scorso anno vinse con Depailler su questa pista e che nell'ultima gara, a Zolder, è salita al terzo posto con Pironi. Purtroppo, su questa prevedibile lotta pesa un interrogativo, quello relativo alle condizioni fisiche di Patrick Depailler e Jacques Laffite, entrambi infortunati e con il polso destro dolorante. Patrick si era fatto male in Belgio in un'uscita di strada e si è sottoposto nei giorni scorsi a cure intensive. Ma, martedì, quando è salito sulla macchina a Le Castellet, per una serie di prove, è riuscito a fare appena quattro giri. Laffite, invece, ha compiuto 500 km con la Ligier, ma proprio per questo lungo allenamento, ha sottoposto il polso già tormentato da una tendinee cronica ad uno sforzo troppo violento. Insomma, entrambi i piloti della Ligier ora sono nelle mani dei medici. Probabilmente con delle iniezioni di novocaina tutto sarà risolto per la gara. Ma è certo che scendendo in pista in queste condizioni, i due francesi non saranno al massimo della forma. E sarebbe un peccato che la lotta non avvenisse ad armi pari, anche perché Scheckter e Villeneuve, al contrario, sono in gran forma, intenzionati a battersi fino all'ultimo metro per la vittoria. Tutt'e due i piloti della Ferrari abitano ora a Montecarlo e si considerano cittadini onorari del Principato. Per loro è come correre in casa, più di quanto non lo sia per Laffite e Depailler. Il morale di Gilles e Jody sembra essere altissimo anche perché un comunicato rilasciato ieri dalla scuderia modenese ln- forma che 11 sudafricano e il canadese sono già stati confermati per il 1980. Commentando le varie voci e le ipotesi sui trasferimenti dei piloti in vista della prossima stagione, Marco Piccinini, direttore sportivo della Ferrari, ha preferito chiarire subito la situazione. «Questo non riguarda la Ferrari — ha detto — infatti posso fin d'ora confermare che anche nel 1980 continuerà la nostra collaborazione sportiva con Scheckter e Villeneuve». Questo significa che il canadese e il sudafricano possono lavorare con tutta tranquillità. A proposito della gara di domenica, invece. Villeneuve e Scheckter non sono certamente tranquilli. -Metà corsa — dice Villeneuve — ce la giocheremo nelle prove di qualificazione. Obiettivamente è difficile sorpassare su questo circuito e bisognerà lottare al massimo per assicurarsi un posto di partenza buono. Alcuni tratti della pista, come la curva del Casino e quella del Mirabeau. sono stati asfaltati di recente. Insieme al tornante della piscina sono questi i punti più delicati del circuito, dove potrà decidersi la gara. Dovremo essere precisi al centimetro perché ogni errore sarà pagato caro, lo sono già in debito con la fortuna, dopo essermi fermato a 400 metri dal traguardo in Belgio quando stavo per classificarmi terzo, e quindi spero in un risultato positivo». Jody Scheckter, alla pari del canadese, ritiene che la corsa sarà molto equilibrata e che sarà importantissimo avere un posto in prima fila al via. Il sudafricano non lesina i complimenti agli organizzatori. Nessun pilota, anzi, parla di sicurezza. Scheckter arriva addirittura ad affermare quanto segue: 'Credo che Montecarlo costituisca uno degli esempi migliori di come si organizzi professionalmente un Gran Premio e ormai gli standard di sicurezza sono in linea con quelli della maggior parte dei circuiti permanenti, anche perché le curve sono piuttosto lente pur richiedendo una guida assai impegnativa. Infatti, qui ancor più che a Long Beach è essenziale lanciare la macchina su una traiettoria continua e molto precisa che consenta di percorrere nel miglior modo le tortuose sequenze di curve». Nelle prime ore di stamane, a poche ore dall'inizio delle prove, non si sa ancora ufficialmente se saranno disputate le pre-qualificazioni. Sembrava che queste non dovessero essere effettuate, ma l'arrivo di Bracatela, che guiderà la Merzario, ha rimesso in gioco tutto. Probabilmente il pilota italiano dovrà partecipare alle pre-qualificazioni insieme con Stuck con l'Ats e con Mass con la Arrows. Dopodiché alle 11 avranno inizio le prove libere per tutti e alle 12,30 il primo turno di un'ora e mezzo di qualificazioni che darà le indicazioni sulle posizioni di partenza per domenica. Cristiano Chiavegato

Luoghi citati: Belgio, Monaco, Montecarlo