L'impresa piemontese gode di discreta salute finanziaria

L'impresa piemontese gode di discreta salute finanziaria Messa a confronto con la situazione nazionale — r- L'impresa piemontese gode di discreta salute finanziaria Imprese piemontesi e nazionali a confronto TORINO — -La situazione finanziaria delle imprese piemontesi è migliore di quella nazionale e si nota soprattutto che la posizione netta dell'indebitamento a breve (fornitori e banche n.d.r.) non è peggiorata rispetto al 1969, anzi ha fatto registrare qualche miglioramento. In particolare la comune preoccupazione per una presunta eccessiva crescita dell'indebitamento bancario a breve non trova conferma nei dati: il debito bancario è cresciuto solo in misura corrispondente all'aumentato fabbisogno di circolante». Con questa frase moderatamente ottimistica l'assessore al bilancio della Regione. Simonelli. ha presentato ieri l'indagine condotta dal dott. Giorgio Ragazzi in collaborazione col dott. Walter Conca sulla situazione finanziaria delle imprese in Piemonte. E' il secondo dei Quaderni della programmazione coordinati dal dott. Gianfranco Mossetto. Un'indagine compiuta su un campione di 50 aziende medie il cui andamento tra il 1974 e il 1977 è registrato dalla tabella che pubblichiamo. Mancano tra le grandi aziende quelle del gruppo Fiat, Lancia, Sip. Italgas e, tra le medie, Pininfarina, Ipra, Oreal. La suddivisione per settore è la seguente: alimentare 4 aziende, carta 3. chimica e gomma 10, meccanica e costruzione mezzi di trasporto 15, metallurgica 3. .tessile 10. varie 5: il totale dei dipendenti è di 146.339. con una media di 2927 per azienda. Che cosa ha studiato l'indagine? Risponde Ragazzi: -La struttura dei bilanci, il rapporto tra il fatturato e i dipendenti e tra il fatturato e V-immobilizzo tecnico lordo», la creazione dell'utile operativo», vale a dire dell'utile reale dopo che quello lordo è stato depurato degli oneri finanziari, degli ammortamenti, degli oneri tributari. Nel periodo considerato c'è il 1975, cioè l'anno della crisi. L'andamento dell'utile operativo per le 50 imprese private è stato rispettivamente dell'1,5 per cento del fatturato nel 1974, —2.7 nel '75. è risalito all'1.4 e all'I.8 nel '76 e '77, mentre l'andamento delle imprese private nazionali, secondo l'indagine Mediobanca è stato: —0.7%. -3.8, —1.5. —2. Questo per quanto riguarda la media delle aziende. Nel particolare, in Piemonte, l'andamento dell'utile delle 20 grandi imprese nel periodo considerato è stato rispettivamente 1,2% del fatturato, nel '74, —4,2 nel '75. -0,3 nel '76. —0.1 nel "77. cioè hanno recuperato parzialmente il deficit della crisi, ma non sono ancora salite al disopra dello zero. Negli stessi anni l'andamento dell'utile delle medie imprese è stato 1.7, —1,6, 2,6, 3.1. Ciò significa che le medie imprese hanno resistito meglio alla crisi. Ma c'è un altro dato significativo: contro 14 imprese con buona redditività ce ne sono 13 con forti perdite il cui utile lordo è stato, nel '77, —4.4% del fatturato. Purtroppo queste aziende hanno 51.600 dipendenti, cioè sono un terzo del totale. E' una situazione che sminuisce il cauto ottimismo denunciato prima. Simonelli commenta con preoccupazione: «Si sta generando una pericolosa dicotomia tra imprese sane e imprese in perdita che tende ad allargarsi e a proporre il rischio che una parte importante dell'industria piemontese, che copre il 35% degli addetti del campione considerato, vada verso una seria crisi economico-finanziaria. d. garb. 30medie , VmS^e* 20 grand! '"Prese Anno 1976 imprese rtai^5BS?3Xn« imprese h.i-.I^^ nipmnntesi del campione nipmnntpsl del campione piemontesi Mediobanca (*) P'emontesl Mediobanca N.dipendenti 22.002 51.067 124.337 1.090.171 Patturato (miliardi) 674 1.674 2.904 42.907 Immobilizzi tecnici lordi (miliardi) 254 663 2.080 24.798 Patturato/dipendente (milioni) 30.6 32,8 23.4 39.4 Immobilizzi tecnici lordi/dipen- dente (milioni) 11,6 13.0 16.7 22.7 Patturato/immobilizzi tecnici lordi 2.65 2.52 1.40 1,73 Aumento % del fatturato, dal 1974 al 1977 77.7 65.7 69.7 73.8 (*) Imprese che. al 1968, avevano un capitale non superiore al miliardo, un fatturato non superiore a 10 miliardi ed un numero di dipendenti non superiore a mille.

Persone citate: Gianfranco Mossetto, Giorgio Ragazzi, Pininfarina, Simonelli, Walter Conca

Luoghi citati: Piemonte, Torino