Dramma di Johan Neeskens di Bruno Bernardi

Dramma di Johan Neeskens Dramma di Johan Neeskens 11 giocatore del Barcellona, licenziato dal club, non è placato dai 12 milioni di premio -1 Cosmos lo vogliono, lui preferisce l'Europa DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE BASILEA — La Svizzera al centro delle attenzioni del calcio europeo e mondiale, non per merito della sua nazionale ma per essere teatro di sfide ad alto livello. Non si sono ancora spenti gli echi della finale di Coppa delle Coppe vinta dal Barcellona sul Fortuna Dusseldorf nei tempi supplementari, che già si parla della ripetizione della finale mondiale fra Argentina ed Olanda, in programma martedì a Berna. Una gara amichevole, meno «vera» certamente di quella di Coppa, ma ricca di motivi interessanti. A Basilea i tifosi del Barcellona hanno lasciato il loro rumoroso ricordo. I giornali riportano cronache delle trionfali accoglienze che la squadra iberica ha avuto nel rientro a casa. Se per Krankl la trasferta di Basilea è stata piena di significati, per Joaquin Rifé. subentrato tre settimane fa a Muller sulla panchina del Barcellona, la vittoria ha avuto il sapore del trionfo. Con gesto che rivela notevole stima verso il giovane tecnico, il presidente José Nuriez gl aveva fatto firmare il contratto per la prossima stagione prima della partita: sei milioni di pesetas. circa 72 milioni di lire. La fiducia di NuAezera ben riposta. Rifé ha avuto momenti di paura al «St. Jakob» in partico¬ lare quando Rexach aveva fallito il rigore. «Anche nel secondo tempo abbiamo passato un periodo critico ma poi la sete di vittoria ci ha consentito di riprenderci — diceva Rifé —. La nostra arma più efficace è stata l'intelligenza. Non è vero che abbiamo picchiato: talvolta ci siamo lasciati trascinare dalla foga ma senza predeterminazione. Non volevamo uscire dal giro europeo e abbiamo centrato l'obiettivo. E' il primo passo per tornare grandi. Con Simonsen potremmo fare un salto di qualità e puntare decisamente al titolo nazionale. Rossi? Costa troppo e. inoltre, i due stranieri previsti dal regolamento li abbiamo già. E abbiamo anche la "rivelazione" Carrasco che con il Fortuna è andato bene, ma deve disciplinare il suo gioco e imparare a soffrire». Non altrettanto felici i giorni di Basilea per Johan Neeskens. L'olandese ha chiuso in bellezza con il Barcellona, ha intascato un milione di pesetas (12 milioni di lire) per questa finalissima, ma è triste: il Barcellona da tempo gli ha fatto sapere che non intende confermarlo. Neeskens ha 28 anni e non ritiene di essere giunto al capolinea della carriera. Arsenal, Manchester United. Anderlecht. Strasburgo. Ajax. AZ 67. Psv Eindhoven sono disposte ad ingaggiarlo. Il Cosmos di New York lo coprirebbe di dollari ma Neeskens non ha ancora deciso se accettare o meno il trasferimento oltreoceano che tutti davano per scontato: «Se lo farò sarà solo per i soldi, ma vorrei ancora giocare in Europa. Sento di poter reggere altri cinque anni e se in Italia riaprissero le frontiere mi piacerebbe la Juventus. Due stagioni fa la società bianconera, insieme con Milan e Napoli, era interessata a me. A Torino ci andrei di corsa». Non lo accontenta l'intenzione del Barcellona di dedicargli una partita-saluto, un «Homenaje» e di lasciargli l'incasso che si prevede sui 150 milioni. L'Europa ha ancora un suo fascino, anche per un professionista del pallone come Neeskens. Bruno Bernardi