Gravi contrasti a Gerusalemme sulle trattative con gli egiziani di Giorgio Romano
Gravi contrasti a Gerusalemme sulle trattative con gli egiziani Mentre un altro raid colpisce i fedayn in Libano Gravi contrasti a Gerusalemme sulle trattative con gli egiziani Secondo fonti israeliane distrutta una base di guerriglieri organizzati dai siriani - Weizman contro il piano di Begin sulle autonomie: j<Risdiia_jli_fj^ l'Egitto» NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE TEL AVIV — Nella notte tra giovedì e venerdì un'unità di commando israeliana, proveniente dal mare, ha attaccato una base di fedayn, appartenente all'organizzazione Al Saika, di formazione siriana, nella zona di Kfar Hayoum a 14 chilometri a Nord di Tiro e l'ha completamente distrutta dopo averla colta di sorpresa. I laconici comunicati del portavoce dell'esercito israeliano dicono che l'unità israeliana è tornata indenne alla base dopo aver demolito il centro ove si trovavano alcune decine di guerriglieri e dal quale, anche nel passato recente, erano partite incursioni terroristiche contro .Israele. L'operazione, che conferma la volontà israeliana di usare la mano forte contro palestinesi del Libano, nonostante il momento delicato e l'equilibrio instabile del Paese, è stata compiuta poco dopo la mezzanotte, a qualche ora soltanto da una nuova e più aspra controversia tra il ministro della Difesa e il capo del governo. Ezer Weizman che all'inizio della settimana aveva abbandonato il Consiglio dei ministri sbattendo la porta per divergenze col ministro delle Finanze il cui nuovo piano economico appoggiato da Begin suscita profondo malcontento — ha avuto giovedi un nuovo scontro col capo del governo nel corso della discussione sull'autonomia, che si è protratta per sette ore. Weizman lia proposto di dare inizio alle discussioni su Gaza, mettendo da parte le questioni di principio e ha attaccato vivacemente le idee base di Begin. chiedendo alla fine di essere esonerato dalle sue funzioni in seno alla Commissione degli 11. che dovrebbe discutere con l'Egitto i principi dell'autonomia. Ha annunciato fin d'ora che lunedì vo terà contro il piano nella se duta del Consiglio dei mini stri. Weizman non è il solo scontento: anche Dayan e Yadin con diverse sfumature avversano alcuni punti del piano e in particolare quelli relativi alle terre e all'acqua, che vanificano il concetto stesso di autonomia. Il primo ministro è di tutt'altro avviso ed è deci-I so a far prevalere il suo punto di vista che ha la maggior parte dei consensi in seno alla commissione che egli stesso ha costituito. Nello schema Begin in ventidue punti c'è anche una dichiarazione secondo la quale Israele si opporrà sempre alla costituzione di uno Stato pa¬ lestinese nelle aree sotto autonomia, mentre un'altra annuncia l'intenzione di esigere la sovranità su tutti i territori alla fine del quinquennio di transizione. Il piano sarà pubblicato probabilmente lunedì prossimo, dopo la formale adozione da parte del governo. Weizman ha sostenuto che il piano gli impedisce ogni possibilità di discussione. Per tre volte ha dichiarato: «Questo piano finirà col far saltare tutto il processo di pace in corso con l'Egitto». Giorgio Romano
Luoghi citati: Egitto, Gaza, Gerusalemme, Israele, Libano
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