Fallita l'azienda Nardi (roulottes) Il passivo è quasi di cinque miliardi

Fallita l'azienda Nardi (roulottes) Il passivo è quasi di cinque miliardi La crisi ha travolto lo stabilimento di Settimo, costruito da poco tempo Fallita l'azienda Nardi (roulottes) Il passivo è quasi di cinque miliardi Tra le principali cause del dissesto, il forte calo di domande nel mercato dei caravans che aveva raggiunto all'inizio degli Anni 70 la massima espansione - Verifica dei crediti il 2 luglio La lunga crisi che ha travagliato in questi ultimi tempi una delle maggiori aziende di Settimo, la .Nardi Caravan» che produceva roulottes, è giunta ad una svolta. Ieri mattina il tribunale ha pronunciato il fallimento della società, su istanza dell'amministratore unico Romano Nardi. Il passivo è di quasi 5 miliardi, contro un attivo di 3 miliardi e mezzo. Il provvedimento, che era nell'aria ormai da qualche settimana, ha preso atto di una situazione che era andata deteriorandosi dall'inizio di quest'anno ma che aveva avuto i primi sintomi il 10 gennaio del 1978. quando ignoti attentatori avevano fatto saltare con una bomba gli uffici della «Nardi», in strada del Pascolo 67. Il giorno stesso l'amministratore unico della società, Romano Nardi. era stato colpito da infarto e veniva ricoverato in Svizzera, a Losanna. La malattia del principale responsabile dell'azienda ha coinciso con il passaggio della ditta da strada del Pascolo al nuovo stabilimento di Settimo. Intanto, da una produzione di tipo artigianale, la «Nardi Caravan» passava ad una produzione di tipo industriale. Il mercato delle roulottes. caratterizzato all'inizio degli Anni Settanta da una forte espansione, che aveva toccato la punta massima nel 1976. cominciò a denunciare un forte calo della domanda. Nella primavera del 1978. l'amministratore Nardi chiese ed ottenne la cassa integrazione per l'azienda garantendo cosi il lavoro per i 150 operai. Le difficoltà di mercato del settore sono aumentate ancora nel 1979. Lo stock delle roulottes invendute è cresciuto paurosamente. La cronica mancanza di parcheggi, esasperando la crisi e la tendenza dell'acquirente italiano ad usare la roulotte come seconda casa di parcheggio e non come mezzo itinerante, ha fatto contrarre ancora di più le vendite. L'amministratoie Nardi, che nella primavera del 1978 si era visto togliere il fido dalle banche, cercò di rilanciare l'azienda con l'immissione di nuovi capitali. Nel marzo scorso, i 100 operai rimasti occuparono l'azienda perché da qualche mese gli stipendi non venivano corrisposti con regolarità. La ricerca di nuovi soci è continuata per tutto il mese di aprile, come ha riferito l'avvocato Ferreri. che ha curato le sorti della .Nardi» per tutto il periodo di crisi, ma senza alcun esito positivo. All'inizio del mese, il tribunale ha preso atto che. almeno da parte dell'amministratore Nardi, non vi erano più molte speranze di uscire da questa situazione e il 12 maggio scorso ha pronunciato il fallimento dell'azienda. Curatore fallimentare è stato nominato Luciano Cagnassone. giudice delegato Luigi Corradini. La prima verifica dei crediti e del reale passivo della «Nardi» è fissata per il 2 luglio prossimo.

Persone citate: Ferreri, Luciano Cagnassone, Luigi Corradini, Nardi, Romano Nardi

Luoghi citati: Losanna, Svizzera