Benevento: avvocato ucciso a rivoltellate mentre passeggia a braccetto con la figlia di Adriaco Luise

Benevento: avvocato ucciso a rivoltellate mentre passeggia a braccetto con la figlia Il delitto compiuto forse da un cliente esasperato Benevento: avvocato ucciso a rivoltellate mentre passeggia a braccetto con la figlia DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE BENEVENTO — L'avv. Luigi Marino, 52 anni, ex-consigliere e assessore provinciale del psi, è stato ucciso ieri mattina a 200 metri dalla sua abitazione mentre in compagnia della figlia ventiseienne. Maria Giuseppina, procuratrice legale, si stava recando da un collega. L'assassino gii b a sparato alle spalle due colpì di pistola ed è fuggito. Le detonazioni, soffocate dai rumuri del traffico, sono state udite a malapena. Neppure la giovane donna che dava il braccio al padre ha avuto il tempo di accorgersi del mortale agguato. Ha sentito il genitore appoggiarsi con maggiore pressione alla spalla, e ha pensato che si trattasse di un improvviso malore poi ha visto una macchia di sangue allargarsi sulla giacca e ha intuito la tragica realtà. Il legale, ferito da due colpi di pistola calibro 6,35, è giunto cadavere in ospedale, morto per dissanguamento. Le prime indagini hanno escluso che l'omicidio possa essere stato provocato da motivi politici. Il legale da qualche anno non svolgeva più vita di partito. Oberato di lavoro — si interessava di vertenze in campo civile e penale —, aveva preferito dedicarsi esclusivamente all'attività professionale. Come validi collaboratori aveva la figlia Maria Giuseppina e il figlio Nicola, quest'ultimo di 30 an-, ni, anche lui avvocato e consigliere comunale socialista a Morcone, un paese del Sannio di origine della sua famiglia. Un'altra figlia, Stefania, di 22 anni, frequenta ancora l'università. In base ad alcune testimonianze i sospetti si sono addensati su un cliente del legale sannita, il contadino Um¬ berto Maio, 66 anni, un uomo' da tutti conosciuto per il suo carattere collerico e litigioso. Da quattro anni aveva iniziato una lite contro un coltivatore suo vicino, Antonio Ter-, lizzi per una questione sui confini delle rispettive proprietà. Umberto Maio era esasperato delle lungaggini della giustìzia. Addebitava il prostrarsi della causa allo «scarso interesse dei difensori» e negli ultimi tempi aveva revocato il mandato a più d'un legale, scegliendone sempre uno nuovo. Non si rendeva conto che i continui rinvìi della causa non erano dovuti al mancato impegno degli avvocati e minacciava di farsi giustizia con le proprie mani: «Mi sono staìicato di aspettare — anda-. va ripetendo in giro —. presto la risolverò a mio modo...». Minacce erano state fatte anche nei confronti dell'avv. Marino, che inutilmente ave¬ va cercato di rabbonire il cliente. La descrizione fatta da alcuni passanti che hanno riferito ai funzionari della squadra mobile di aver visto fuggire un uomo basso, tarchiato, corrisponderebbe ai tratti somatici e all'aspetto fisico di Umberto Maio. Adriaco Luise

Persone citate: Antonio Ter, Luigi Marino, Maio, Maria Giuseppina, Umberto Maio

Luoghi citati: Benevento, Morcone, Sannio