Ligier-Ferrari, sfida sempre più vivace di Cristiano Chiavegato
Ligier-Ferrari, sfida sempre più vivace Dopo la vittoria della Casa italiana nel G.P. del Belgio di Formulai Ligier-Ferrari, sfida sempre più vivace Scheckter e Laffìte sono in testa al campionato con 24 punti, seguiti da Villeneuve e Depailler a quota 20 Aperta rivalità anche fra i piloti delle stesse squadre - Per Forghieri Uniranno per emergere i più «intelligenti» Non si può dire che il campionato mondiale di Formula 1 quest'anno non sia vivace. Dopo sei prove cinque piloti si trovano in testa alla classifica, divisi da uno scarto di soli cinque punti. Jody Scheckter con la brillante vittoria di domenica a Zolder è passato al comando della graduatoria, alla pari con Jacques Laffite. Entrambi sono a quota 24 punti. Seguono Villeneuve e Depailler a 20 e il regolarissimo Reutemann a 19. Una situazione molto incerta, quando mancano due sole gare (Montecarlo e Svezia) al termine del primo gruppo di otto corse che concluderà il girone d'andata della lunga competizione. In base al regolamento adottato dall'inizio della stagione, i piloti potranno assommare in questo periodo soltanto quattro risultati. Comincia dunque, a rendere più complicata la vicenda, il gioco degli scarti per chi avrà più di quattro piazzamenti utili. Scheckter ha già dovuto rinunciare al punticino conquistato con il sesto posto in Brasile e Reutemann ai 2 ottenuti a Kyalami. Pur concedendo delle rhances anche al sudamericano della Lotus, la lotta sembra ristretta ai piloti della Ferrari e della Ligler che vantano tre vittorie per ciascuna delle squadre: due per Laffite e Villeneuve, una per Depailler e Scheckter. La battaglia fra quattro conduttori di due teams sembra essere il motivo conduttore del campionato. Se Scheckter e Villeneuve non hanno avuto la possibilità di misurarsi ad armi pari in Belgio per l'incidente che ha costretto il canadese all'esaltante ma sfortunato inseguimento, culminato con l'imprevedibile fermata a 400 metri dal traguardo per mancanza di benzina (nel serbatoio della Ferrari erano rimasti 6-7 litri che però le pompe non riuscivano più a «pescare»), i due francesi hanno dato spettacolo nella loro battaglia interna. Laffite e Depailler non si sono risparmiati. Sorpassi al limite, staccate da brivido, rischi uno dietro l'altro hanno confermato che per il momento non sono ancora entrati in ballo i giochi di scuderia, che la lotta è aperta. -Questa situazione — spiega l'ing. Mauro Forghieri. tecnico della Ferrari — è stata determinata da due fattori. Primo: sono parecchi i piloti che vanno forte. Secondo: ci sono attualmente molte macchine che si equivalgono-. • Tutti i costruttori — continua Forghieri — hanno seguito un certo tipo di evoluzione tec¬ nica, quella delle wing-car. Le nostre vetture viaggiano piuttosto bene, le Ligiersono ottime ed ora si sono aggiunte anche le Williams, piccole, leggere, efficaci. Con un pilota bravo come Jones ed uno esperto come Regazzoni anche queste macchine presto si inseriranno nella lotta.. — Ma quale è il «peso» dei piloti? -Anche fra loro c'è un certo equilibrio. Metterei fra i migliori Scheckter e Villeneuve. Laffite e Depailler, Jarier. Fra i giovani vedo molto bene Piquet-. — E Andretti. campione del mondo in carica? •Mario è bravo, un autentico professionista. Ma ha 40 anni e probabilmente è in parabola di¬ scendente. Anche se ora con una seria preparazione, con le cure mediche, si può durare a lungo — Come si potranno conciliare, allora, gli interessi delle' squadre con 1 diritti dei piloti? •E' semplice. Verranno fuori alla distanza i piloti più intelligenti e saranno quelli a disputarsi il titolo. Un guidatore può essere velocissimo ma non basta per essere campione. Dan Gurney e Moss erano molto bravi ma non hanno mai vinto un "mondiale". Chi saprà lavorare con maggior impegno, chi avrà i nervi più saldi e sarà in grado di mettere a punto con maggior precisione la propria vettura alla fine avrà ragione degli altri-. Cristiano Chiavegato
Luoghi citati: Belgio, Brasile, Montecarlo, Svezia, Villeneuve
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