Circondano la banca e bloccano tre ladri che uscivano dal «caveau» con 1 miliardo

Circondano la banca e bloccano tre ladri che uscivano dal «caveau» con 1 miliardo Celle Ligure: fermati dai carabinieri un. genovese e due spagnoli Circondano la banca e bloccano tre ladri che uscivano dal «caveau» con 1 miliardo CELLE LIGURE — I carabinieri hanno sventato un colpo di oltre un miliardo ai danni dell'agenzia di Celle Ligure (Savona) della «Banca Popolare di Novara». Tre banditi, Gianfranco Solinas, 39 anni, Genova-Sampierdarena. via Cantore 8, Louis Andrea Perez, 45, residente a Barcellona (Spagna), ma abitante a Genova, via Buranello 28, e il sedicente Miguel Angelo (non ha documenti), dì 31, anche lui di Barcellona da dove sarebbe giunto appositamente per rubare, sono stati arrestati nel «caveau» dell'istituto di credito. Avevano già scassinato settantasei cassette di sicurezza contenenti gioielli, danaro in valuta italiana ed estera e titoli al portatore. Le refurtiva era stata ammassata in tre grandi borse di plastica il cui peso complessivo superava abbondantemente il quintale. Un presunto complice, Cesare C, 36 anni, di Rapallo, che gli inquirenti sospettano fungesse da palo, è in stato di fermo. Ha lavorato per alcuni mesi al¬ l'Hotel Riviera di Celle, prima di trasferirsi all'albergo «Brir stol» di Alassio. Nessuno dei banditi era armato e si tratta di veri professionisti: sono riusciti ad entrare nella banca con chiavi false, aprire la porta blindata del «caveau» con serratura a combinazione, senza fare scattare l'allarme. Come sono riusciti a procurarsi le chiavi o i calchi per fabbricarle? Si sospetta che gli arrestati, tutti pregiudicati, appartengano al racket dei sudamericani che contende a calabresi e siciliani il predominio sullo sfruttamento della prostituzione, lo spaccio della droga ed altri torbidi traffici della riviera ligure. L'operazione dei carabinieri è scattata in seguito alla segnalazione di un inquilino che abita sopra la banca il quale aveva sentito dei rumori sospetti provenire dai sottostanti uffici. Erano le tre della notte fra domenica e lu nedì. Sono intervenute le au toradio e l'istituto di credito è stato circondato. Il sottuffi ciale ha visto filtrare uno spiraglio di luce dalle finestre posteriori che danno sul cortile antistante la concessionaria Fiat ed una autocarrozzeria. I militari hanno intimato ai banditi di venire fuori con le mani in alto. «Siamo operai — è stata la risposta — che lavoriamo per la banca». Una rapida ispezione ha permesso di accertare che la serranda e la porta principale erano soltanto socchiuse. La seconda intifimazione e poi l'irruzione: anche la porta di accesso al «caveau» era soltanto socchiusa. Gianfranco Solinas e Louis Andrea Perez sono venuti avanti con le mani alzate, Miguel Angelo, che si era nascosto in un armadio metallico a porte scorrevoli, è stato trovato dopo pochi minuti. Sul pavimento, oltre alle tre borse colme di refurtiva, una quarta contenente arnesi da scasso e chiavi false ed una radio ricetrasmittente con la quale i banditi si tenevano in contatto con un quinto complice, probabilmente la mente della banda, che è riuscito a fuggire. Cesare C. è stato arrestato nei pressi dell'Hotel Riviera; poco prima era stato visto aggirarsi nei pressi della banca. Si protesta estraneo al colpo. Sembra che i banditi siano penetrati nella banca sabato notte ed abbiano lavorato, tutta la giornata e la notte successiva. Bruno Balbo

Persone citate: Bruno Balbo, Gianfranco Solinas, Louis Andrea Perez, Miguel Angelo