Autorizzati gli impianti balneari a Genova ma rimane il problema del mare inquinato

Autorizzati gli impianti balneari a Genova ma rimane il problema del mare inquinato La Capitaneria di porto anche per quest'anno concederà le licenze Autorizzati gli impianti balneari a Genova ma rimane il problema del mare inquinato Gli unici tratti dove sarà possibile la balneazione sono Nervi e la spiaggia di Lesima DAL NOSTRO CORRISPONDENTE GENOVA — Il ministero della Marina mercantile ha deciso di prorogare alle capitanerie di porto il potere di concedere o rinnovare i permessi ai titolari di stabilimenti balneari. Da ieri, quindi, la spada pretorile, che minacciava denunce ed incriminazioni, s'è spuntata e tutti gli stabilimenti del litorale cittadino, compresi nella competenza della pretura, non sono più «fuori legge» o come qualcuno aveva detto «terra di nessuno». Che cosa era accaduto? Un magistrato genovese, il pretore Bruno Pasanelli, aveva denunciato per usurpazione di potere l'ammiraglio Giovanni Guida, comandante della capitaneria di porto di Genova, reo, ad avviso del giudice, d'aver concesso illecitamente il rinnovo della licenza a due stabilimenti balneari nello scorso febbraio. Secondo Fasanelli tale compito, a partire dal 31 dicembre 1978 toccava alla Regione, cui lo Stato, per legge, aveva delegato i poteri amministrativi in fatto di spiagge e di concessioni demaniali costiere. La Regione però non aveva mai realizzato una struttura amministrativa idonea a affrontare il problema, anche perché lo Stato doveva compiere un importante «distinguo». Per legge occorre definire le spiagge di «particolare valore artistico e paesistico- e che devono restare sotto il controllo del ministero e quindi delle capitanerie di porto. Le altre spiagge, quelle «ordinarie», invece debbono cadere sotto la giurisdizione della Regione. Lo Stato, sino ad ora, non, ha compiuto il censimento delle spiagge e in pratica la situazione è rimasta paralizzata, sino a ieri l'altro, quando ha prevalso la tesi, sostenuta anche dall'avvocatura generale dello Stato, della proroga del vecchio regime. La denuncia contro l'ammiraglio Guida è destinata perciò a essere archiviata: ovviamente i tempi per ristrutturare l'intero settore sono stretti, difficilmente si potranno risolvere tutti i problemi nel corso di questa estate, come ha precisato anche l'assessore al Turismo della Regione Liguria, Francesco Rum. La stagione balneare, del resto, viste le condizioni meteorologiche favorevoli, è cominciata di fatto da alcuni giorni: se per molti centri di riviera non sussistono proble- mi, non mancano però apprensioni sulla situazione genovese, non tanto in margine alle licenze d'installazione, bensì per quel che riguarda l'inquinamento. A Genova, nonostante siano state diffuse oltre un mese fa «voci» ottimistiche, la situazione del mare non è mutata. Gli unici tratti dove sicuramente i prelievi consenti-' ranno la balneazione sono: Nervi, lungo la scogliera, sul Levante, e la breve spiaggia di Vesima, tra Voltri e Arenzano, sul Ponente. Il porto, l'Italsider, i numerosi torrenti (trenta) che scaricano residui industriali e rifiuti d'ogni genere non consentono di far registrare, nei diversi prelievi, indici inferiori ai «fatidici» 100 colibacilli per 1 ce d'acqua. E anche l'entrata in funzione di alcuni depuratori ha semplicemente ridimensionato le punte vertiginose d'inquinamento (100-200 mila colibacilli per ce d'acqua) degli anni scorsi. p. 1.

Persone citate: Bruno Pasanelli, Fasanelli, Francesco Rum, Giovanni Guida

Luoghi citati: Arenzano, Genova, Liguria