Il giudice Ambrosini «No al compromesso»

Il giudice Ambrosini «No al compromesso» Candidato nella Nuova sinistra unita Il giudice Ambrosini «No al compromesso» TORINO — «L'anno scorso, proprio in questi giorni, proprio in questa sala, ci siamo ritrovati insieme ad altri per gridare il nostro sì all'abrogazione della Legge Reale. Ora ci ritroviamo per ribadire quella presa di posizione e per trasformare in un fatto positivo di opposizione e di lotta una certa disaffezione alla politica». Cosi il giudice Giangiulio Ambrosini, capolista della «Nuova sinistra unita» a Torino ha aperto la campagna elettorale del suo partito' al Teatro Nuovo, davanti a centinaia di persone. Un comiziodibattito che ha visto decine di interventi, operai, sindacalisti, femministe, antimilitaristi. Ambrosini ha parlato una trentina di minuti, illustrando le linee direttrici del partito in questa campagna eletto- rale. Rapporti coi partiti di sinistra. «Siamo contrari — ha detto Ambrosiini — alla politica del compromesso storico voluta dal pei. E' la politica che ha prodotto leggi fasulle. Siamo in disaccordo col psi perché questo partito mostra la propria disponibilità verso qualsiasi formula, pur di essere presente». Quali i rapporti col partito radicale? «Siamo vicini per quanto riguarda le battaglie per i diritti civili. Ci divide la visione complessiva della società. Noi siamo marxisti, loro liberali». Il pdup. secondo Ambrosini, è la «longa manus» del pei per rompere la sinistra non storica. «Questo uno dei comandamenti predicati dal pei: "Non avrai altra sinistra al di fuori di me,,». Netto il no della Nuova sinistra unita al nucleare. «Una società che deve servirsi delle centrali atomiche comporta un accentramento del potere al vertice, taglia fuori la partecipazione popolare». Sul terrorismo politico Ambrosini ha detto che tutti i partiti della cosiddetta unità nazionale se ne proclamano nemici «ma fa comodo a tutti per giocarselo politicamente. Mettono nel mucchio Brigate rosse e ribellismo, è mancata un'analisi seria sul fenomeno. Il questionario promosso dai quartieri è soltanto demagogia. Anziché la via sociale si prediligono le misure giudiziarie o di polizia». Il candidato numero uno della Nsu ha infine ribadito il rifiuto di una concezione della politica come delega a burocrazie ed apparati esterni alle lotte dei soggetti sociali, dei lavoratori, dei giovani, delle donne. Un lungo applauso ha interrotto l'oratore quando ha pronunciato il nome di Giambattista Lazagna, candidato nsu al Senato in tre collegi piemontesi. L'avvocato vive in soggiorno obbligato a Rocchetta Ligure (Alessandria) e non può spostarsi per tenere comizi in altri Comuni. ' Laura Cima, a nome di altre compagne femministe, ha spiegato i motivi che le ha spinte a entrare nella lista della Nuova sinistra unita. Giuseppe Marasso, altro candidato, ha portato l'adesione del movimento non-violento. Guido J. Paglia

Persone citate: Ambrosini, Giambattista Lazagna, Giangiulio Ambrosini, Giuseppe Marasso, Laura Cima

Luoghi citati: Alessandria, Rocchetta Ligure, Torino