Il psi guarda all'Europa contro l'egemonia dc-pci di Aldo Rizzo

Il psi guarda all'Europa contro l'egemonia dc-pci Verrà da Strasburgo un suggerimento per l'Italia? Il psi guarda all'Europa contro l'egemonia dc-pci ROMA — «Se parli socialista in Europa ti capiranno. Si tu parie socialiste on te comprendra en Europe. If you speak socialist you will be understood in Europe...». Sotto la sede di via del Corso un manifesto ripete in tutte le lìngue della Comunità, olandese compreso, la grande speranza dei socialisti italiani. Però non è come s'immaginava, come soprattutto Craxi aveva immaginato. Lo scioglimento anticipato del Parlamento italiano ha proiettato in primo piano il quadro nazionale e i due partiti che più lo rappresentano, quel bipolarismo fatto di confronto e scontro, di collusioni e collisioni, che è come un serpente che si morde la coda. Il psi si aspettava dalle elezioni del 10 giugno una prova di forza su scala europea, da utilizzare successivamente sul piano interno. Invece... Dunque delusione e anche rabbia: ma il partito resta mobilitato perché il valore delle «euro- pee» non si disperda, dopo le fatiche e i traumi delle elezioni anticipate italiane. Se lo slancio si attenuasse dopo il 3 giugno e si conseguisse comunque un risultato inferiore sette giorni dopo, «sarebbe un disastro». E' considerato incoraggiante il fatto che strati elettorali clw non si sono finora identificati col psi sul piano interno appaiono orientati a votare socialista sul piano europeo. Questo potrebbe compensare eventuali stanchezze dei militanti e dei votanti tradizionali. E suona comunque coinè una conferma che l'immagine «europea» del psi è ancora una carta buona da giocare. L'immagine europea vuol dire l'immagine di un partito che ha subito e subisce traversie di vario genere, periodicamente rischiando di restare schiacciato tra i due colossi della politica italiana, .e che invece, nel quadro comunitario, è parte di uno schieramento imponente. quell'«eurosocialismo» che aveva già la maggioranza relativa nel Parlamento uscente e che, secondo ogni previsione, la conserverà nel Parlamento futuro, il primo a suffragio diretto. Partiti come il laborista britannico, come il socialista francese e soprattutto come la socialdemocrazia tedesca, ben salda al governo del più forte Stato europeo; leader come Callaghan. Mitterrand, Brandt e Schmidt. E domani, quando Spagna e Portogallo saranno ammessi alla Cee, i due maggiori partiti della sinistra di Madrid e di Lisbona, e due altri leader come Gonzalez e Soares. Quale contributo, a conti fatti, il psi pensa di dare al prevedibile successo della «Unione dei partiti socialisti della Comunità europea»? Mi si risponde: 8-9 deputati, se sarà confermato all'incirca il voto italiano del 1976: 11-12 se il psi crescerà di un punto e mezzo o due. Bisogna poi ag- giungere i due o tre deputati che potranno essere eletti dal psdi e che confluiranno nell'eurogruppo socialista di Strasburgo (per inciso, la prospettiva parlamentare europea e le sue implicazioni politiche di fondo sono destinate a ridurre ulteriormente le distanze «italiane» tra socialisti e socialdemocratici, facendo gravitare sempre più nettamente i secondi nell'orbita dei primi: un effetto di semplificazione dello schieramento nazionale, che potrà aversi in qualche modo anche nell'area liberaldemocratica. tra pri e placarne risultato di tutto questo, già si dice che sarà un socialista, il più prestigioso dei socialisti europei, Willy Brandt, il presidente del futuro Parlamento. E' una previsione molto fondata, poiché difficilmente i comunisti negheranno il loro voto al promotore e artefice della «Ostpolitik» e i liberaldemocratici il loro a uno dei paladini della democrazia in Europa. Ma parlando dei futuri schieramenti di Strasburgo, è da precisare che i socialisti potrebbero anche perdere la loro maggioranza relativa, se i conservatori inglesi, ancora non associati ad alcuno dei grandi eurogruppi, finissero per confluire in quello democristiano. Riferendo sulla de europea (il partito popolare europeo) abbiamo visto che quest'ipotesi è per ora da escludersi, per l'opposizione o perplessità soprattutto degli italiani. Ma è favorevole la non meno potente de tedesca (la edu, incalzata dalla esu di Strauss, che vorrebbe addirittura aprire ai gollisti). Quanto meno un collegamento, progressivamente sempre più stretto, finirà per stabilirsi. Al psi appaiono convinti che ciò accadrà; ma. Aldo Rizzo (Continua a pagina 5 in quinta colonna)

Persone citate: Brandt, Callaghan, Craxi, Gonzalez, Mitterrand, Schmidt, Soares, Strauss, Willy Brandt