Specchio dei tempi

Specchio dei tempi Specchio dei tempi Re Salomone avrebbe applicato per Stefania la legge dell'amore «Una civile tiratina d'orecchi» - Il farmacista che ama le erbe Burosauro in perpetuo letargo - Da padrone di casa a Cincinnato ' Una lettrice ci scrive: «A proposito dell'intricata e pietosa vicenda sull'adozione della piccola Stefania, contesa tra due famiglie, una di Marsala e l'altra di Torino (presso la famiglia di Marsala la bimba visse solo 33 giorni, all'età di sette mesi, poi visse e vive tutt'ora con gli attuali "genitori"). «Già all'epoca di re Salomone due madri si contendevano una bimba, dichiarandosi ambedue "vere madri". L'illuminato re Salomone, si affidò alla "vera legge" quella dell'amore (che è dare e non pretendere). «Davanti alle due donne, prese la bimba e una spada, affermando che, per non far torto a nessuna, avrebbe tagliato a metà la creatura, dando le parti "giuste"ad ognuno. La "vera madre" inorridì piangendo, l'altra era felice di ottenere giustizia dalla legge. «L'illuminato re Salomone comprese chi amava veramente la bimba. Possibile che dopo millenni si sia perso il senso della giustizia e dell'amore complicando le leggi tino all'assurdità? «Al giudice — salomonico — l'ardua, e umanamente semplice, sentenza» Maria Bottesini Un lettore ci scrive: «Su tutti i quotidiani del 10 u.s. campeggiava la fotografia dell'oltraggio al nostro presidente del Senato. Sull'avvenimento mi permetto di segnalare ai lettori una piccola considerazione. «Premosso che non conosco le capacità mentali dell'assalitore, mi chiedo se una tiratina d'orecchie all'on. Fantani (come autorevole rappresentante della nostra classe politica) nell'attuale clima di terrore e di aberranti violenze a cui tutti siamo soggetti, possa davvero essere classificata come l'aggressione di uno squilibrato o non debba essere piuttosto considerata la pacifica contestazione di un erudito». ,. . _ ,.„, Enrico Vallili Un lettore ci scrive da S. Vittoria d'Alba: «Ed ora la parola al farmacista.' Amo le erbe, studio le erbe, credo nelle erbe, preparo personalmente e vendo le erbe e sono... un farmacista! Ho seguito gli interventi1 sull'erboristeria dei vari lettori ed' in ognuno di essi ho trovato delle; giuste considerazioni: il prof. Mo-, linengo mette II dito sulla piaga della carente preparazione impartita da corsi accelerati e sul pencolo che ne può derivare alla sa-; Iute pubblica; il presidente del-; l'Ordine di Torino si richiama alle! competenze assegnate dalla legge ed ai controlli doverosi degli organi preposti; il sig. Meinino, ribadendo gli stessi concetti, lamenta che i farmacisti abbiano abbandonato l'arte del mortaio per dedicarsi a vendite più sbrigative e redditizie. «Forse è vero che la burocrazia degli Enti, le esigenze dell'industria, la pubblicità, hanno inchiodato il farmacista ad una situazione che nasconde l'importanza del suo ruolo di controllore del tarma- co e perciò di conoscitore profondo della composizione, del dosaggio e degli effetti, ma è anche vero che proprio in virtù di questa conoscenza, egli e'non altri, deve trattare l'erboristeria medicinale. «Importante sarebbe, fermo restando il diploma di Erborista per la raccolta, la coltivazione e la preparazione industriale, l'istituzione di un corso integrativo di specializzazione, alla fine dei 4 anni di Laurea in Farmacia, per chi intendesse dedicarsi ad un campo cosi appassionante, quali-1 ficante. denso di contatti umani e di soddisfazioni morali come quello dell'erboristeria medicinale. «Ed importante sarebbe che anche da parte dei medici, proprio perché loro è la diagnosi e la ricetta, si considerasse l'Erboristeria, come già si riscontra in molti altri Paesi, non già quale retaggio di superstizioni popolari, ma valido aiuto e qualche volta alternativa, con basi scientifiche, ai troppi farmaci di sintesi del nostro tempo». Dott. Guido Ricaltfone Un lettore ci scrive da Savona: • Le conquiste della tecnica sono vanificate dalla burocrazia? Da undici anni ho venduto la mia automobile con regolare atto del notaio, trapasso del Pra. ecc. Periodicamente mi giungono notifica¬ zióni di multe per infrazioni commesse dall'attuale proprietario, e ora anche la soprattassa per evaisione>tieiruna tantum. «Indagini e ricorsi hanno appurato che il Pra locale ha provveduto alla voltura della proprietà, core, comunicazione al cervello elettronico di Roma, il quale ha registrato il trapasso. «Ma il cervellone umano del burosauro romano non interroga lo strumento e si attiene alle risultanze di 12 anni (a. lo devo sgambettare, spendere per reclami, istanze e atti notarili, mentre quello ignora e trascura di compiere il proprio lavoro. Ma questo non è omissione di atti d'ufficio? Non posso chiedere un risarcimento dei danni?». Segue la firma ' Un lettore ci scrive da Nizza Monferrato: «Anni di sudato lavoro e di sacrifici avevano consentito a me ed a mia moglie l'acquisto di un modesto "secondo alloggio" che. pensavamo, ci avrebbe fornito .nell'età avanzata una maggiore tranquillità economica. Ma il blocco dei fitti, i equo canone e varie beghe con gli inquilini ci convinsero a vendere l'alloggio investendo il ricavato nell'acquisto di un vecchio casolare con annesso ap¬ pezzamento di terreno in provincia di Asti. «E qui. fra queste stupende colline, ci siamo riconciliati con la natura a tutto beneficio della salute e della serenità. Ho appena terminato di accudire all'orto con l'aiuto entusiasta dei miei tigli e desidero esternare la mia soddisfazione ed un eventuale consiglio a chi desideri la più sana delle evasioni dalla vita di città: createvi un angolo di paradiso fra queste colline!». dr. Antonio Parodi

Persone citate: Antonio Parodi, Enrico Vallili, Guido Ricaltfone, Maria Bottesini, Re Salomone

Luoghi citati: Asti, Marsala, Nizza Monferrato, Roma, Savona, Torino