Erica, un'altra bambina contesa

Erica, un'altra bambina contesa Rabbiosa battaglia di avvocati per «aggiudicare» la piccola ai loro clienti Erica, un'altra bambina contesa Era stata affidata a due coniugi di Brescia perché la madre, dopo il parto, aveva subito un grave trauma - Adesso la giovane sta meglio e rivuole la figlia: ma i genitori adottivi si oppongono strenuamente - Deciderà il Tribunale - Intanto la piccina è scomparsa Ancora una bambina contesa tra la madre naturale ed una donna che la pretende come figlia da adottare, ancora una storia drammatica di quella « fame» di figli alimentata da patti che sfuggono alle leggi scritte ed entrano in conflitto violento con le leggi del sangue. E' la storia di Erica, due anni, «rapita» due volte, sballottata per tutta Italia, ora scomparsa con la donna che non è sua madre mentre la madre vera aspetta che i giudici tra due settimane decidano se strappargliela definitivamente o restituirgliela. E nell'attesa un interrogativo angosciante: dov'è Erica? I fatti. Maria Chiara Lari, emiliana. 30 anni, di famiglia «bene», tre anni fa resta incinta. Il partner rifiuta di «riparare», la ragazza subisce un tracollo psichico. Abortire? La risposta della donna è negativa anche se in famiglia quella maternità pesa come una colpa, una vergogna collettiva. Nasce Erica, parto regolare; la madre però ha bisogno di cure per superare il trauma della maternità «irregolare». Da quel momento sorelle e parenti non tralasciano occasione per convincere Maria Chiara a disfarsi della bambina: -E'per il tuo bene e per quello di Erica. Potrai riaverla più avanti-. Promesse, insistenze, uno stillicidio di piccoli ricatti e di espedienti: alla fine Maria Chiara, convinta che tutti vogliano davvero il bene della bambina, accetta che la figlia venga affidata (•per poco, vedrai, appena sarai guarita. Erica tornerà da te-) ad una coppia amica abitante a Brescia, i coniugi Bianchi. Passa un po' di tempo. Maria Chiara ritrova fiducia in se stessa, supera la crisi, ottiene anche un impiego. E rivuole la bimba alla quale non ha mai rinunciato. A questo punto comincia una gara ifrenetica per il possesso della bimba: una rabbiosa e convulsa battaglia legale con il solito contorno di avvocati e carte bollate, decreti e ricorsi. I coniugi bresciani fanno di' tutto per nascondere la bambina alla madre. Si spostano a Crotone per evitare che Maria Chiara possa avere contatti frequenti. In questa fase, il primo «rapimento». Maria Chiara un giorno di gennaio va a trovare la figlia e se la porta via. Con Erica si rifugia a Torino presso una zia che ha idee meno confuse sul conto della nipote. Tutto ciò avviene prima che un tribunale decida in proposito. I coniugi Bianchi rimasti senza la bambina ottengono, soltanto 11 6 marzo scorso, 11 decreto del tribunale del minori che dispone l'affidamento ad essi della piccola Erica. L'avvocato Valseriati di Brescia e gli avvocati Virgilio ed Ezechieli di Bologna, per conto di Maria Chiara Lari, interpongono ricorso alla Corte d'Appello sostenendo che Erica non può essere sottratta alla madre perché questa non ha mai inteso disfarsi della figlia. Chiedono anche la momentanea sospensione del provvedimento in attesa che la Corte si pronunci visto che la causa è fissata per il 15 maggio. Una settimana fa la situazione precipita. La polizia, individuato il rifugio di Maria Chiara, piomba di notte in casa per notificare il provvedimento: madre e figlia sono portate in questura. I coniugi bresciani avvisati del ritrovamento raggiungono Torino e in questura per alcune ore si svolge un dialogo concitato tra i genitori affidatari, Maria Chiara che è disperata e l'avvocato Bianca Guidetti Serra che per conto della donna chiede un po' di comprensione: «La bambina da quattro mesi è con la madre, lasciategliela fino alla decisione dei giudici d'appello-. Anche gli agenti sono commossi, tentano, invano, una mediazione. A Brescia, intanto, altri avvocati sollecitano la sospensione del decreto. I coniugi affidatari non cedono, ottengono di avere la bambina, partono con Erica. Due ore dopo arriva la comunicazione del tribunale: il decreto è sospeso. Troppo tardi. Inseguimento dei coniugi che hanno Erica con loro. Ancora una volta la corsa è inutile: a Brescia c'è solo il marito. Sua moglie? «£' andata via con Erica-. Dove? •Non so-. La donna è scomparsa con la bimba. Da una settimana la madre vera vive in albergo in attesa di notizie della figlia «rapita». Pier Paolo Benedetto

Persone citate: Bianca Guidetti Serra, Maria Chiara, Pier Paolo Benedetto, Valseriati

Luoghi citati: Bologna, Brescia, Crotone, Italia, Torino