Bankitalia di Mario Salvatorelli
Bankitalia Bankitalia (Segue dalla 1 ' pagina) nere valute estere più redditi zie al cambio con la lira, e gli importatori anticipassero pagamenti, per il timore di dover sborsare, per il motivo contrario, un maggior numero di lire in cambio d'un mar co, di un franco svizzero, e così via, in tre mesi si potrebbe creare un vuoto di 10.000 miliardi di lire, da fronteggiare con le riserve. E' un'ipotesi del tutto teorica, ma chi ha la responsabilità di amministrare le riserve non può ignorarla. Più concreta, invece, è l'ipotesi che si debba coprire in futuro disavanzi della bilancia dei pagamenti, connessi a una ripresa degli investimenti, quale tutti si auspicano. Al di là di questi compiti «istituzionali», l'attuale livello delle nostre riserve rende disponibile una cospicua massa di manovra, che però non è chiaro come possa essere utilizzata. Può essere questa a permetterci di finanziare le nostre esportazioni, concedendo prestiti ai Paesi disposti ad acquistare i nostri prodotti, le nostre tecnologie, ma che hanno difficoltà di pagamento in valute, come è accaduto di recente con la Cina, la Germania Orientale, il Vene zuela, la Polonia, l'Algeria, e altri ancora. Oggi possiamo ampliare questi interventi, perchè non siamo più un Paese che ha bisogno di prestiti, ma un Paese che può farli. E. nel campo delle esportazioni, c'è ancora molto da fare. Di fronte alla quota delle nostre vendite ali estero, rispetto al prodotto interno lordo, che è pari al 23 per cento, c'è il 25 per cento della Svezia, il 29 della Svizzera, il 41 dell'Olanda, il 45 per cento del Belgio. Esportare di più significa aumentare l'occupazione, e con essa il potere d'acquisto delle famiglie, quindi anche la domanda interna. In questo sforzo le riserve della Banca d'Italia possono svolgere un ruolo decisivo. Potrebbe essere interessante conoscere, in proposito, il parere dei nostri esperti. Mario Salvatorelli
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