Altalena a Downing Street di Fabio Galvano

Altalena a Downing Street La storia delle elezioni inglesi nel dopoguerra Altalena a Downing Street Quelle di ieri sono state le undicesime elezioni generali svoltesi in Inghilterra nel dopoguerra. Delle dieci precedenti edizioni sei sono state vinte dai laboristi e quattro dai conservatori: sommando i periodi di governo, tuttavia, risulta che nei 34 anni dal '45 a oggi i due maggiori partiti inglesi si sono equamente spartiti il numero 10 di Douming Street: 17anni ciascuno. Statisticìie alla mano, risulta che il partito rimasto al potere per il più lungo periodo ininterrotto fu quello conservatore, che con la successione di Churchill. Eden e Macmillan governò dal '51 al '64: tredici anni. 1945. L'Inghilterra reduce dalla guerra, con un voto a sorpresa che è argomento di tutti i libri di storia, nega la vittoria a Winston Churchill ('«eroe» del conflitto. Si affermano i laboristi di Clement Attlee (393 seggi contro 298 dei conservatori), che avviano le prime nazionalizzazioni e concedono le prime indipendenze coloniali. 1950. Attlee viene confermato: ancora una volta Churchill è sconfitto. Ma la maggioranza laborista è gravemente erosa: 315 seggi a 298. Non basta per governare cinque anni, e dopo un anno gli inglesi sono nuovamente chiamati alle urne. 1951. L'alternanza dei due maggiori partiti inglesi riprende. Winston Churchill si prende la rivincita su Attlee, tornando a Douming Street. I conservatori conquistano 321 seggi (294 i laboristi). S'inizia il «periodo d'oro» dei conservatori, che governeranno ininterrottamente per 13 anni. Un anno dopo le elezioni muore re Giorgio VI: nel giugno 1953 Elisabetta viene incoronata regina. 1955. Nell'aprile a Churchill succede Anthony Eden che. approfittando della crisi determinatasi in seno al partito laborista con l'espulsione dì Aneurin Bevan. indice elezioni anticipate, un anno prima dello scadere della legislatura. La mossa riesce: per la seconda volta Attlee è sconfitto. I conservatori hanno una maggioranza ai Comuni di 345 seggi a 277. La crisi di Suez (1956) segna la fine politica di Eden, che nel gennaio 1957 viene sostituito alla guida del governo da Harold Macmillan. 1959. Macmillan convoca le elezioni con sei mesi di anticipo. Il suo avversario laborista. Hugh Gaitskell. è pesantemente sconfitto (365 a 258). Ma il primo ministro non dura a lungo: il fallimento della prima domanda d'adesione inglese alla Cee (1961. «no» di De Gaulle»), lo scandalo Profumo, le gravi difficoltà economiche lo inducono alle dimissioni (ottobre '63). Lo sostituisce Sir Alee Douglas-Home, che resterà a Douming Street appena un anno. 1964. La stella nascente dei laboristi. Harold Wilson, è diventato leader del partito dopo la morte di Gaitskell. Dopo 13 anni di governo conservatore l'Inghilterra sente quel bisogno di un cambiamento che sovente ha caratterizzato la sua vita politica. I laboristi si affermano per 317 seggi a 303. E' una maggioranza scarna, che non consente a Wilson l'autonomia di governo nella quale aveva sperato. Nel '66si rivolge alle urne. 1966. E' una bella vittoria per Wilson (353 seggi a 253). Il partito conservatore stenta a riprendersi e non può impedire in quel periodo l'approvazione delle leggi che aveva sempre osteggiato, prime fra tutte quelle relative alle naziona'izzazioni. 1970. La crisi economica ha riportato sull'Inghilterra il wind of change, il venticello del cambiamento. Edward Heath. nuovo dinamico leader conservatore, la spunta a' sorpresa su Wilson. I conservatori conquistano 330 seggi, contro i 287 dei laboristi. Con Heath l'Inghilterra si affaccia definitivamente sull'Europa, entrando nella Cee. 1974 (febbraio). Convinto di aumentare la propria maggioranza, Heath anticipa le elezioni E' una doccia fredda: Wilson la spunta di misura (301 a 296). Non basta per governare: otto mesi dopo il leader laborista richiama il Paese alle urne. 1974 (ottobre). Heath è nuovamente sconfitto. Wilson conquista una maggioranza appena sufficiente (319 a 276). L'erosione dei partiti minori lo costringe a un patto con i liberali, che con i loro 13 seggi puntellano per due anni il governo laborista. Wilson va «in pensione»: gli succede Callaghan. mentre le fortune del partito sembrano sgretolarsi. I conservatori, dopo la sconfitta del '74, sono guidati da una donna. Margaret Thatcher. La sfiducia del 7marzo ai Comuni costringe Callaghan alle elezioni. E'storia di oggi. Fabio Galvano

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