Docenti reagiscono al clima di violenza
Docenti reagiscono al clima di violenza Università; la tensione permane Docenti reagiscono al clima di violenza «Se volete sostenere gli esami, scaricateci da ogni responsabilità in caso di attentati» Il clima intimidatorio creato da recenti attentati e da minacciosi volantini al Centro Linguistico Interfacoltà di piazza San Carlo, e nelle stesse facoltà di Lettere e di Scienze Politiche, a Palazzo Nuovo, ha provocato in questi giorni reazioni di protesta dei docenti. In seguito ad anonimi messaggi che chiedevano, con il ricatto della violenza, un blocco degli esami fino al 6 maggio, alcuni professori hanno richiesto lunedi scorso agli studenti intenzionati a sostenere le prove una dichiarazione di «scarico responsabilità». Su questa azione dimostrativa di protesta si sono poi innestate, ieri, le dimissioni presentate al Rettore dalla direttrice del Centro Linguistico Interfacoltà, prof. Daniela Dalla Valle. Limitato alla giornata di lunedi, e frutto di una decisione autonoma di alcuni insegnanti, l'episodio avvenuto all'Istituto di Lingue e letteratura francese è sintomatico del clima di tensione creatosi all'Ateneo già dopo l'attentato nello studio del prof. Siro Lombardini. Alla decisione di sospendere gli esami, secondo testimonianze di studenti, sarebbe seguita da parte dei docenti una richiesta di «scorico di responsabilità» agli esaminandi. «Ci hanno detto che, se volevamo dare esami quella mattina, dovevamo sollevarli da ogni responsabilità in caso di attentati o violenze. Ho firmato una dichiarazione in tal senso — racconta una studentessa — ma poi mi sono chiesta se era giusto, visto che per il diritto allo studio pago pure le tasse». Una polemica che la professo¬ ressa Dalla Valle, insegnante di letteratura francese e direttrice del Centro Interfacoltà, gira immediatamente alle massime autorità accademiche e politiche. Motivando le proprie dimissioni da responsabile del Centro (aperto il primo dicembre '78, tra difficoltà burocratiche e di organici, e già chiuso in seguito a cinque attentati) la professoressa ricorda l'assoluta necessità di strutture protettive per i locali «promesse dalle autorità universitarie e mai installate», e aggiunge: «Abbiamo registrato l'assoluta indifferenza di tutte le autorità accademiche: solidarietà e comprensione generica in abbondanza, ma né la procedura d'urgenza per l'installazione delle protezioni né l'assegnazione di un sorvegliante, e nemmeno — benché richiesta formalmente — un'udienza da parte degli organi competenti». «In queste condizioni — aggiunge la prof. Dalla Valle — le dimissioni dalla carica di Direttore non intendono esprimere rassegnazione e rinuncia di fronte agli attentati, ma l'estrema forma di protesta nei confronti di chi permette che un pubblico istituto sia esposto a tali attentati»- Volantini delle Br Volantini delle «Br» sono stati trovati ieri, in seguito a una telefonata al nostro giornale e all'agenzia Ansa, nelle cassette delle lettere in via Pozzo Strada 6 e in corso Monte Cucco 1. Nel documento, che è formato da tre pagine dattiloscritte, si rivendicano gli attentati al giornalista Franco Piccinelli e l'assalto compiuto il 10 aprile ad una sezione della de.
Persone citate: Dalla Valle, Daniela Dalla Valle, Franco Piccinelli, Siro Lombardini
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