I contratti e il terrorismo temi di lotta del 1º Maggio di Marina Cassi

I contratti e il terrorismo temi di lotta del 1º Maggio Corteo e comizio di Benvenuto in piazza S. Carlo I contratti e il terrorismo temi di lotta del 1º Maggio Il sindacato sta preparando le manifestazioni in tutta la provincia Ieri assemblea alla Pirelli di Settimo: «Difendiamo uniti la libertà» Il sindacato unitario sta organizzando la manifestazione del 1 maggio. Come negli ultimi anni il corteo partirà alle 9.30 da piazza Vittorio per concludersi in piazza San Carlo dove parlerà Giorgio Benvenuto a nome della federazione unitaria CgilCisl-Uil. Il suo intervento sarà preceduto da quelli di una lavoratrice dell'intercategoriale donne, di un giovane occupato in una piccola fabbrica e di un esule uruguaiano. I temi del 1 maggio sono quest'anno particolarmente legati alla vicenda contrattuale e alla lotta al terrorismo. Il sindacato sottolinea in particolare che la chiusura delle vertenze sia contrattuali sia dei grandi gruppi non può dipendere dal quadro politico, bensì deve contribuire alla formazione dei contenuti del governo che emergerà dalla prossima scadenza elettorale. Se in città il 1 " maggio avrà il solito carattere di impegno sindacale legato alla strategia complessiva del movimento, in cintura assumerà anche i caratteri di una grande festa popolare. Sono previsti comizi di dirigenti sindacali ad Alpignano (Marengo): Bussoleno. Borgaro (Brignolo). Brandizzo (Pinto). Balangero (Bolognesi). Collegno (nei locali dell'ex ospedale psichiatrico, Persio). Carmagnola (Gheddo). Chierì (Trombetta). Candiolo (Quarona), Chivasso (Maina), Cuorgné (Candiolo), Caluso (Sgarlata), Castellamonte (Sammartano), Giaveno (Macri). Nichelino (Gatti), Pinerolo (Caddeo). Pont Canavese (Sanzogni), Rivoli (Pregnolato). Settimo (Gaudenzi). San Germano (Patti). Avigliana (Bianco). Ve¬ naria (Carlini), Villar Perosa (Canale). In occasione della festa dei lavoratori il sindacato lancia un appello in appoggio alle iniziative sindacali argentine e condanna l'arresto da parte del dittatore argentino Videla di 20 sindacalisti. La federazione Cgil-Cisl-Uil riafferma inoltre la propria solidarietà con i lavoratori di tutti i Paesi latino-americani. * ★ Pirelli di Settimo, ore 14. Tute grigie, bianche, blu si confondono nel grande cortile della fabbrica. L'altoparlante diffonde le canzoni della Resistenza, mentre un vento gelido batte il piazzale. L'appuntamento è per una assemblea con il comitato regionale antifascista e il sindacato sul 25 aprile e sulla lotta al terrorismo. Nel cuore della cintura produttiva, l'enorme fabbrica sem- bra un pianeta lontano: i lavoratori discutono animatamente, il dibattito è serrato, serio: manca completamente lo stillicidio quodidiano del volantino brigatista, dei collettivi dell'autonomia. Ma non per questo la coscienza della necessità di battere il terrorismo è meno viva che altrove: lo dimostrano le tre. riuscitissime, assemblee di ieri. Mentre gli oratori arrivano si decide di riunirsi nel capannone mensa: il freddo e la pioggia rendono impossibile un'assemblea all'aperto. Si passa attraverso i reparti: un odore acre di gomma serra la gola, i macchinari estremamente ravvicinati producono un rumore sordo, insistente. La mensa è invasa dalle centinaia di lavoratori, i tavoli sono ancora da pulire, chi non trova posto utilizza le cassette delle bibite. Alle pareti è appoggiata la mostra della Regione, con le foto delle vittime dei terroristi. Si entra subito in un'argomento: 16 assemblee di gruppo omogeneo già fatte, oltre 300 copie del questionario sindacale sul terrorismo distribuite; un dibattito aperto che continua in ogni squadra, in ogni reparto. Ne emerge la comune consapevolezza dei gravi problemi del Paese, la disoccupazione e disperazione giovanile, i contratti aperti, la condanna per gli atj tentati. Parlano a braccio Filippo Fiandrotti e Rolando Picchioni. del comitato regionale, poi gli operai. Discorsi veloci di vecchi e giovani lavoratori: anche loro, come i due politici, toccano gli stessi temi ed arrivano alle stesse conclusioni: é necessaria la massima unità, malgrado le differenti posizioni politiche, in difesa delle istituzioni democratiche e per la trasformazione del Paese. Conclude Persio per la CgilCisl-Uil che è interrotto da applausi quando sottolinea che la fabbrica deve divenire a misura d'uomo. L'assemblea termina dopo un'ora e mezzo. I lavoratori tornano nei reparti, l'ingranaggio della fabbrica riprende. Si avvolgono gli striscioni sindacali, si smantella l'impianto di amplificazione. Il discorso però continua fuori in piccoli capannelli. Emergono i temi dell'ambiente di lavoro: -Stiamo in condizioni impossibili, soprattutto in alcuni reparti, con continue dermatiti che alla fine diventano croniche» dice un giovane operaio, mentre un altro incalza: «Qui la fabbrica è tranquilla, discutiamo, lottiamo tutti insieme, lavoratori comunisti e democristiani. Il problema vero è qui. come altrove, l'ambiente. Ma questa è una battaglia ancora lunga e difficile». Marina Cassi