Non è l'ex «delfino» di Hitler l'uomo rinchiuso a Spandau? di Tito Sansa
Non è l'ex «delfino» di Hitler l'uomo rinchiuso a Spandau? La famiglia di Rudolf Hess vuole un'inchiesta Non è l'ex «delfino» di Hitler l'uomo rinchiuso a Spandau? DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BONN — E'proprio Rudolf Hess, l'ex vice di Hitler, chiamato anche «la coscienza del Fuehrer». il vecchio detenuto nel carcere berlinese di Spandau die giovedì ha compiuto 85 anni? Oppure si tratta di un sosia che da trentott'anni si è sostituito all'ex segretario particolare del dittatore, ha finto di essere matto, si è lascia to condannare ali 'ergasfoto per crimini nazisti e per tutto questo tempo ha gabbato tutti, anche la moglie del «vero- Hess, signora Use. che due giorni fa è andata a festeggiare il suo compleanno nella tetra fortezza berlinese? L'affascinante tesi che a Spandau sia rinchiuso un «falso Hess-, avanzata nei giorni scorsi da un medico railitare inglese in un libro di prossima pubblicazione sotto il titolo «L'assassinio di Rudolf Hess» (del quale il domenicale Sunday Telegraph ha pubblicato in estratto i punti salienti) ha turbato anche la signora Use Hess e il figlio, l'architetto Wolf Ruediger. Morsi dal dubbio di avere tenuto per decenni una fitta corrispondenza e di avere visi¬ tato in questo periodo di tempo un «sostituto» che non è il loro marito e padre. Use e Wolf Ruediger Hess hanno chiesto che una commissione neutrale di medici esamini in collaborazione con la Croce Rossa Internazionale a Ginevra l'identità del prigioniero di Spandau. «Finora — è stato precisato dal legale della famiglia Hess, avvocato Alfred Seidl — nessuno aveva mai avuto il minimo dubbio che l'uomo di Spandau potesse non essere Rudolf Hess». Gli elementi portati dal medico militare inglese Hugh Thomas sono tuttavia tali da rendere necessaria una «conferma della identità». Secondo Thomas, il vero Rudolf Hess sarebbe stato assassinato nel 1941 in un complotto ordinato dal capo della cancelleria del partito nazista Martin Bormann che voleva diventare sostituto di Hitler e suo delfino. Lo stesso Bormann avrebbe organizzato la sostituzione di persona e il sensazionale volo in Scozia del falso Hess per chiedere a Churchill, per il tramite del duca di Hamilton, la pace separata poco più di un mese prima dell'attacco hitleriano all'Unione Sovietica. Le «prove- che Hugh Thomas porta a dimostrare che da trentadue anni a Spandau è rinchiuso un innocente (con una spesa annua di circa 680 milioni di lire italiane) sono le seguenti: 1) il vero Hess, che era stato pilota militare nella prima guerra mondiale, parti il 10 maggio 1941 da Augusta, in Baviera, con un aereo Messerschmitt 11' che portava i contrassegno «NJ-C11-. I rottami del cacciabombardiere dai quali il «falso- Hess si lanciò in paracadute sopra (a. Scozia portavano le lettere «NJ-OQ-; 2) il vero Hess si era fatto prestare una tuta da aviatore che recava il nome del proprietario, Helmut Kaden. il «sosia- sceso in Scozia portava una tuta sema nome. E ancora, 3) il vero Hess era nato nel 1894 e aveva un fratello e una sorella, il «falsoracconto di essere nato nel 1896 e denunciò un fratello e due sorelle: 4) il vero Hess era un fanatico vegetariano. Il Tito Sansa (Continua a pagina 2 in settima colonna)
Luoghi citati: Baviera, Bonn, Ginevra, Scozia, Unione Sovietica
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