Picchiata dai rapinatori cade colpita da infarto

Picchiata dai rapinatori cade colpita da infarto Dramma in una gioielleria di via Monginevro 21 Picchiata dai rapinatori cade colpita da infarto Letizia Gario, 65 anni, era già stata vittima dei banditi sette anni fa - Martedì mattina un altro assalto - E grave al Martini • Coinè sette anni fa: uno dei rapinatori ini ha aggredito, mi ha colpito col calcio della pistola al capo. Mi sono messa ad urlare, ho cercato di reagire. Ma cosa può fare una donna di 65 anni contro due giovani malviventi?*. Letizia Gario, la proprietaria dell'oreficeria rapinata martedì sera in via Monginevro 21. ha raccontato ieri mattina ai medici la sua drammatica avventura. Era giunta al Martini di via Tofane in fin di vita, colta da infarto, e ricoverata al centro di rianimazione. Le sue condizioni sono leggermente migliorate, ieri mattina ha parlato con i medici e il figlio. Carlo, titolare di un'altra oreficeria nella stessa zona. -Erano le 19.30. I due rapinatori, entrati a volto scoperto, mi hanno puntato la pistola. Come sei anni fa. Anche quel giorno, era il tardo pomeriggio del 30 maggio. 72. era entrato un bandito, impugnando la pistola. Aveva una vistosa barba rossa, chiaramente falsa. Fluente e lunga, come un "Papà Natale ". Allora, come la scorsa sera, ho sentito gridare "Stia ferma, è una rapina". L'altra sera non mi sono spaventata. Mi sono gettata contro i due. urlando. Mi hanno picchiata e ferita al capo col calcio delle pistole. Come sette anni fa*. I rapinatori hanno perso la testa: mentre uno colpiva la Gario. l'altro ha preso alcuni «plateaux» dal banco e da una vetrinetta. A uno dei banditi è partito un colpo: il proiettile ha sfiorato l'anziana commerciante e si è conficcato nel muro: -Soto allora ho avuto paura. Ho capito che quei ragazzi erano forse al loro primo assalto. Non c'era motivo di sparare. Ero già a terra, ferita, pesta, sanguinante. Quando è partito quel colpo di pistola ho sentito una stretta al cuore. E il fiato mi è venuto meno. Ho creduto di morire!*. I due rapinatori sono fuggiti su un'auto di grossa cilindrata, al volante della quale li attendeva un complice. Lei è rimasta sola, a terra, con il cuore che le scoppiava nel petto. Poi alcuni passanti, richiamati dal colpo di pistola, l'hanno soccorsa, accompagnandola all'ospedale. Ha trascorso una notte senza riprendere conoscenza. Qualche frase, raccolta dai medici che l'hanno assistita: -Ma perché spararmi, ero a terra, pesta e sanguinante. Non potevo più impedire che svaligiassero il negozio. Perché spararmi?*. Ieri mattina si è ripresa, ha potuto abbracciare il figlio. Carlo. La prognosi è sempre riservata, ma i medici sono convinti abbia superato il momento critico. Si salverà, ma rimarrà in lei l'incubo di quei momenti, di feroce, inutile violenza. Che aveva già vissuto e conosciuto sette anni fa: -Cosa può fare una donna di 65 anni contro due giovani banditi, che picchiano e sparano?*. L'orefice Letizia Pizzardo in ospedale assistita dal figlio Giovanni

Persone citate: Gario, Letizia Gario, Letizia Pizzardo, Soto