Una folla di ragazzi ha ricordato il 25 Aprile giorno della libertà

Una folla di ragazzi ha ricordato il 25 Aprile giorno della libertà Ieri al Palazzetto dello sport: incontro con la storia Una folla di ragazzi ha ricordato il 25 Aprile giorno della libertà Il sindaco: «Dobbiamo impegnarci a creare un mondo migliore e felice» - Folta partecipazione, alla sera, alla fiaccolata in memoria dei caduti - Cerimonia alla Monte Grappa Il tempo incerto ha tenuto lontani dalla «Festa della Resistenza., i più piccoli, ma i ragazzi erano comunque tanti, ieri mattina al Palasport per sentire e forse capire cos'è stata la lotta di Liberazione. Che cos'è per i bambini la data simbolo del 25 aprile? Roberto. 10 anni. 5' elementare alla De Amicis. è un po' confuso: -Ma. mi sembra che sia quando i soldati hanno fatto finire la guerra:: Più preciso il suo compagno di classe Michele: -La Resistenza è sta'a fatta contro chi voleva comandare e hanno avuto anche tanto coraggio^. La loro insegnante, una giovane signora bionda, li guarda un po' perplessa: -Ne abbiamo parlato tanto in classe, ma i bambini sono colpiti solo dalle emozioni ed ovviamente alla loro età non meditano ancora sui fatti'. Ma Michele si riprende ed aggiunge: -Un partigiano è uno che ha dato tutto se stesso, era anche uno che sabotava la produzione in fabbrica». Cristiano, un ragazzino vivace, pare saperne di più: «La Resistenza è incominciata quando il fascismo ha vinto: prima clandestina, poi sono venuti i partigiani». Mentre i bambini discutono la banda di Collegno intona canti della Resistenza: «Fischia il vento». «Bella ciao» che i ragazzini cantano allegramente. Una insegnante non più giovanissima intanto si rammarica per la scarsa preparazione dei ragazzi: «C'è poca sensibilità. Io in classe ne parlo, ma a casa le famiglie sono indifferenti. Ormai questi bambini hanno genitori giovani e per loro la lotta di Liberazione non e neppure un ricordo lontano». L'assessore Dotino introduce, quindi, il coro della scuola Cena con poche parole semplici e ricorda che «dobbiamo ogni giorno difendere la libertà che ci è costata tanti sacrifici». Dopo Dolino e i canti dei ragazzi della Cena, l'attrice Gianna Piaz legge due lettere di condannati a morte: quella alla figlia Gisella del comunista Eusebio Giambone (martire del Martinetto) e quella di Teresio Olivelli, il partigiano cattolico che scrisse la «preghiera del ribelle». . ribelle per amore». I bambini le ascoltano: capiscono, per il suo linguaggio semplice, quella di Giambone, meno quella molto più colta ed ermetica di Olivelli. Poi ricominciano i canti. Chiediamo all'assessore Dolino il significato di questa festa, risponde sorridente attorniato dai ragazzini: «Sé si pensa che fino a qualche anno fa era impossibile parlare di queste cose nella scuola, mi sembra importante spiegare ai giovani questo fatto fondamentale nella vita del nostro Paese». Aggiunge: -Cosa volete fare perdei bambini: conferenze?direi di no: manifestazioni? neppure. La festa mi sembra ancora la cosa migliore». Intanto nel corridoio catturiamo un ragazzo di terza media, ma Claudio (scuola Balbo) è decisamente poco informato: -Resistenza? Non so cosa sia: non ci siamo ancora arrivati nel programma di scuola». Più confortante una bimbetta. Laura: -Questa festa e importante perche' non si può dimenticare quello che è accaduto». A mezzogiorno arriva da una assemblea in fabbrica il sindaco Novelli, parla a braccio: -Bambini voi lo sapete il 25 aprile del '45 è finita la guerra e tanti altri ragazzi come voi hanno smesso di avere paura. Dobbiamo ricordare questo giorno della riconquistata libertà e impegnarci ogni giorno per creare un mondo migliore e felice, il mondo che voi bambini tanto amate». La «Festa della Resistenza- , per i giovani é stata soltanto.! uno degli aspetti della giornata di ieri che ha visto decine e decine di assemblee nelle fabbriche, presenti tutte le forze politiche e esponenti dell'Anpl uniti nel I ricordo e nell'impegno contro il terrorismo. Ieri sera migliaia di cittadini hanno sfilato per le strade del centro, raccogliendo l'invito del Comitato regionale antifascista a fare del 25 aprile una giornata di lotta contro le nuove minacce alla Repubblica. Al termine della fiaccolata hanno parlato in piazza San Carlo il sindaco Novelli e il generale Luigi Porcari, presidente del Comitato d'intesa tra le formazioni partigiane del Piemonte e della Valle d'Aosta. Per oggi si prevede il clou della mobilitazione antifascista e contro il terrorismo. In tutti i centri della cintura si svolgono comizi, commemorazioni, messe al campo e inaugurazioni di monumenti, con i partigiani e i partiti politici. Stamane alla caserma Monte Grappa si tiene, alle 10.30. la cerimonia militare con il presidente della Regione ed autorità militari. Un incontro tra popolo e forze armate alla presenza del gonfalone della città, decorato di medaglia d'oro per la Resi¬ stenza, e della bandiera del battaglione «Susa». Alle 16.30 la fanfara della Brigata Alpina «Taurinense» si esibirà in piazza San Carlo in un concerto. Sempre stamane, alle 10 in Vanchiglia si svolge una manifestazione particolare. Il quartiere ha organizzato un «corri e cammina»: i cittadini cioè percorreranno la zona deponendo un fiore ad ogni cippo e lapide partigiana. La manifestazione è intitolata a Roberto Crescenzio, il giovane bruciato nel bar Angelo Azzurro due anni fa.m. ca. Il sindaco Diego Novelli risponde alle domande dei bimhi sul paleo del Palazzetto dello Sport

Luoghi citati: Collegno, Piemonte, Valle D'aosta