Metalmeccanici: 30 mila lire se il governo sarà d'accordo

Metalmeccanici: 30 mila lire se il governo sarà d'accordo L'incontro di ieri tra la Firn e le aziende pubbliche Metalmeccanici: 30 mila lire se il governo sarà d'accordo NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE ROMA — Il «blocco delle merci» negli stabilimenti — che il sindacato ha deciso per giovedì, venerdì e sabato prossimi — farà slittare ai primi di maggio l'incontro a delegazioni plenarie che la Firn doveva avere con gli imprenditori privati della Federmeccanica venerdì prossimo. Infatti, la Giunta della Federmeccanica (nella riunione di Milano della scorsa settimana) ha invitato la delegazione degli industriali per le trattative a non incontrarsi con il sindacato nei giorni in cui è in atto il «blocco delle merci», per sottolineare che si tratta di una forma di agitazione che gli imprenditori giudicano illegale. Formalmente gli industriali diranno anche al sindacato che nelle giornate di «blocco delle merci» diventa difficile formare la delegazione della Federmeccanica per le trattative perché i responsabili aziendali devono essere presenti nei rispettivi stabilimenti. L'annuncio dello slittamento dell'incontro di venerdì sarà dato oggi durante l'Incontro di vertice che il presidente della Federmeccanica, Walter Mandelli, avrà con la segreteria della Firn. Nella riunione di oggi la Firn e la Federmeccanica si propongono di approfondire i punti più controversi del negoziato: riduzione dell'orario, inquadramento unico, aumento salariale, oltre all'informazione sulla quale sono stati fatti alcuni passi avanti (giudicati insuf f i- Il piano triennale impone aumenti inferiori - Contro l'assenteismo, l'Intersind insiste sul non pagamento del primo giorno di malattia - Il blocco delle merci farà slittare rincontro di venerdì con gli imprenditori privati cienti dal sindacato) nelle sedute precedenti. Ieri, intanto, è ripreso il negoziato con le aziende pubbliche dell'Intersind con l'intervento del presidente Massacesi e dei segretari generali della Firn, Mattina e Galli (Bentivogli era impegnato a orino nella riunione del consiglio di fabbrica della Fiat Mirafiori). Le trattative con l'Intersind proseguono oggi. I sindacalisti al termine dei colloqui di ieri hanno espresso giudizi «cautamente positivi». Il segretario nazionale della Firn, Franco Lotlto ha messo in rilievo l'importanza di aver ottenuto dall'Intersind «l'impegno ad andare avanti su tutti i punti della piattaforma e non discutere soltanto alcuni spezzoni». «Aver ottenuto ciò — ha detto Lotito — significa aver affermato un concetto importante: partire dal primo punto riguardante l'informazione per esaminarli tutti». Un altro segretario nazionale della Firn, Ottaviano Del Turco, ha espresso a nome della delegazione sindacale un giudizio «cautamente positivo pur sema illusioni» e ha annunciato che le riunioni andranno avanti nei prossimi giorni «sema soluzioni di continuità». «Ciò vuol dire — ha sottolineato Del Turco — che la trattativa con l'Intersind entra in una fase più avamata anche se non siamo ancora alla stretta finale». L'Intersind, in una nota emessa ieri sera, ha precisato la posizione delle industrie pubbliche su due punti scottanti: salario e orario. Per l'aumento salariale si afferma che «si terrà conto delle compatibilità del piano triennale cosi come definite dal governo». (In altre parole dovrà essere il governo a dire se sono accettabili 30 mila lire medie nei tre anni cioè a modificare le compatibilità del piano che allo stato attuale non consentirebbero un aumento superiore alle 10 mila lire mensili medie). Sull'orario, l'Intersind afferma che «di fronte a una forma di massiccia autoriduzione attuata attraverso l'assenteismo, è disponibile a cercare una soluzione formale che sia il corrispettivo di una concreta possibilità di controllo del fenomeno». (Cioè l'Intersind ha ribadito la ri- chiesta di non pagare agli msenti il primo giorno di m$Kttia, osservando che la gente, in pratica, già si autoriduce l'orario con assenze anomale, anche se sono dovute soltanto a una parte del personale, che Massacesi valuta intorno al 30 per cento dei dipendenti). Specificato l'atteggiamento su salario e orario, l'Intersind, nella nota, dichiara che «fatte queste premesse» è pronta a «proseguire il negoziato fino alla stesura dei testi, incominciando dalla cosiddetta prima parte relativa alle informazioni». In pratica oggi, nel proseguimento della discussione, è possibile che si cominci a scrivere qualcosa magari in materia di informazione (resta soltanto il problema di far intervenire nell'informazione delle aziende pubbliche anche le Finanziarie, come chiedono i sindacalisti). Anche in materia di inquadramento unico la proposta dell'Intersind, a giudizio dei sindacalisti, può essere materia di discussione: le aziende pubbliche sono disposte a consentire passaggi di operai dalla «terza» alla «quarta» categoria; accettano la richiesta di abolire la «quinta super» con conseguenti passaggi al «sesto livello» e chiedono però l'istituzione di un «ottavo livello» onde avere almeno due categorie di soli impiegati. I sindacalisti hanno respinto, ancora una volta, la richiesta dell'Intersind di non pagare il primo giorno di assenza come strumento per com- .| battere l'assenteismo. Il segretario della Firn, Ottaviano Del Turco, ha commentato: •L'assenteismo è una materia importante che riguarda tutte le forze politiche e sociali, il governo, le istituzioni, il Paese; sarebbe quindi giudizioso sottrarla all'enfasi del negoziato e della propaganda inevitabilmente connessa ad ogni fase di trattative». Sergio Devecchi

Luoghi citati: Milano, Roma