Parlamento approverà solo i «decreti necessari»
Parlamento approverà solo i «decreti necessari» I radicali minacciano l'ostruzionismo Parlamento approverà solo i «decreti necessari» ROMA — Il Parlamento si riunirà durante la campagna elettorale solo per approvare i provvedimenti «strettamente necessari-. Lo hanno spiegato ieri ad Andreotti i capi dei gruppi parlamentari della Camera, bloccando così in pratica quasi tutti i decreti' legge che il governo sperava di far passare all'ultimissimo momento mentre ci si avvia alle elezioni. 'L'indirizzo, anche per evidenti ragioni di calendario e per le difficoltà di convocare la Camera durante la campagna elettorale, è di grande restrizione: cioè di fare solo quello che è strettamente necessario-, diceva Andreotti al termine della riunione con i capigruppo, prendendo atto della situazione. Il capogruppo radicale. De Cataldo, in particolare, ha minacciato l'ostruzionismo dei quattro deputati del suo partito contro tutti i decreti del governo, salvo che per due di minore importanza. E cioè: 1) il decreto di attuazione dei regolamenti comunitari per l'aiuto al consumo dell'olio di oliva: 2) il decreto che proroga la durata in carica delle commissioni regionali e provinciali per l'artigianato. Dovrebbero passare in Parlamento anche altri due decreti che Andreotti ha preannunciato per i prossimi giorni: il rinvio della presentazione della dichiarazione dei redditi dal 31 maggio al 30 giugno: e un decreto che dovrebbe far avere agli statali gli arretrati per P« anzianità pregressa» (del contratto degli statali si parlerà invece nella prossima legislatura). Il destino di tutti gli altri decreti, anche molto importanti, che il governo aveva già fatto esaminare dal Senato o che stava per presentare, sarà molto probabilmente un nulla di fatto. I decreti che hanno un destino molto incerto (Andreotti ha detto che ci sono «riserve» dei capigruppo) sono: 1) il provvedimento che assegna fondi alla Regione Sardegna per l'avvio del risanamento delle industrie chimiche del Tirso: 2) il rifinanziamento della legge 172 per gli aiuti agli editori di giornali: 3) la ratifica degli accordi per i postelegrafonici. I decreti, attualmente all'esame del Senato, che verranno molto probabilmente bocciati dalla Camera riguardano: 1) un contributo statale di 100 miliardi al Cnen (Comitato nazionale energia nucleare); 2) nuovi aumenti di capitale sociale della Gepi. la finanziaria di salvataggio delle imprese pubbliche in fallimento: 3) la disciplina per il trasferimento ai Comuni delle istituzioni pubbliche di as sistenza e beneficenza (Ipab). Se saltano i decreti per Ge pi e Cnen. temono alcuni, potrebbero non essere pagati gli stipendi dei dipendenti dei due gruppi. Ma. ha precisato Andreotti. «questa preoccupazione non ha motivo di sussistere, perché si tratta di decreti legge che scadono nella prima decade di giugno. Se dovessero decadere, il governo li rinnoverà-. a- rap_
Persone citate: Andreotti, De Cataldo
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