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Fiat Mirafiori: uno sciopero improvviso blocca la carrozzeria, 5000 in libertà Fiat Mirafiori: uno sciopero improvviso blocca la carrozzeria, 5000 in libertà L'agitazione attuata da un centinaio di lavoratori al reparto 88 Domani fermata di quattro ore, decisa dall'Flm, nel gruppo Fiat Uno sciopero improvviso alla Carrozzeria Mirafiori, ieri, ha provocato la «messa in libertàdi cinquemila dipendenti Fiat. E' il segnale preoccupante di una conflittualità «selvaggia, che potrebbe inasprire i rapporti tra azienda e sindacato mentre è In discussione la piattaforma contrattuale dei metalmeccanici e la 'Vertenza Fiat*. L'agitazione, decisa indipendentemente dal calendario di scioperi programmato dalla Firn, ha interessato i lavoratori (un centinaio) del secondo turno al «reparto 88. della Carrozzeria, dove vengono rifinite le auto prima di essere mandate alla spedizione. Motivo: l'azienda avrebbe utilizzato personale in straordinario, senza concedere il riposo compensativo richiesto da questo gruppo di lavoratori. La fermata, bloccando il reparto, ha provocato un accumulo di vetture che continuavano ad uscire dalle linee e la Fiat ha mandato a casa cinquemila dipendenti, cioè quasi tutti gli addetti del secondo turno della Carrozzeria Mirafiori. Domani, come annunciato, la Firn ha proclamato uno sciopero 1 di quattro ore per tutto il gruppo Fiat collegandolo a quello interregionale Piemonte-PugliaBasilicata, perchè ha considerato insoddisfacenti le risposte che l'azienda ha dato alla richiesta di spostare lavorazioni dal Nord al Sud. Sei cortei partiranno dalle principali fabbriche torinesi (sono attesi dal resto del Piemonte cinquemila lavoratori) e raggiungeranno piazza San Carlo dove parlerà il segretario generale della Cisl, Luigi Macario. AUTONOLEGGIATORI — Gli autonoleggiatori torinesi aderenti alla Fita-Cna hanno manifestato ieri per far conoscere alle autenta (Comune, Regione, Prefettura) i problemi della categoria. PUBBLICO IMPIEGO — Venerdì scioperano per 8 ore gli statali, i parastatali, il personale degli enti locali e gli addetti ai monopoli. CHIMICI — Incomincia con oggi la «settimana di lotta» dei lavoratori chimici che presidieranno simbolicamente gli stabilimenti.