Breznev presiede il Comitato centrale Domani si riunisce il Soviet Supremo di Livio Zanetti

Breznev presiede il Comitato centrale Domani si riunisce il Soviet Supremo Era ricomparso in pubblico sabato dopo un mese di malattia Breznev presiede il Comitato centrale Domani si riunisce il Soviet Supremo DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA — Il Comitato Centrale del pcus si è riunito ieri e continua stamane i lavori. Vi prenderebbero parte tutti i membri dell'ufficio politico. La lunga Zill nera di Leonid Breznev è stata vista giungere all'edificio che si affaccia sulla piazza Noghinà alle dieci meno qualche minuto. Una fila dì vetture di Stato era già parcheggiata lungo il marciapiede; dalla vicina piazza Gerginskij fino al fiume, decine di miliziani erano impegnati a controllare il traffico sotto una bufera di neve che ha bruscamente interrotto la primavera moscovita durante l'ultimo fine settimana. Questo plenum, il primo dell'anno, precede l'apertura dell'assemblea dei Soviet e ne predispone i temi di dibattito. Fissata per domani, mercoledì, l'inaugurazione del Parlamento sovietico, uscito dalle elezioni dello scorso 4 marzo, potrebbe coincidere con l'introduzione di alcune integrazioni al piano economico perii 1979 e con qualche novità nell'organigramma del Cremlino. Ai nuovi deputati verrebbe chiesto di ratificare il passaggio di un paio o più di alti dirigenti dagli incarichi finora svolti ad altri. Ma di certo c'è soltanto una particolare atmosfera di attesa, innescata dalla recente malattia del capo dello Stato. Gli osservatori muovono a tentoni nel fitto bosco delle indiscrezioni. Fino a ieri sera tardi, infatti, nessuna comunicazione ufficiale era stata diramata. Ami. non era stata data notizia neppure del plenum in corso. Le voci continuavano quindi ad ingrossare, contenute appena dall'apparizione in pubblico fatta sabato da Breznev tra gli spettatori di un incontro internazionale di hockey, al «Lusniki», il complesso sportivo sotto le colline di Lenin. Accompagnato dal premier Kossighin e dal ministro della Difesa Ustinov. il segretario generale del pcus appariva in discreto stato di salute. Fin dai giorni della sua scomparsa dalla scena pubblica, nel mese scorso, si parla tuttavia di un possibile passaggio di Kossighin alla presidenza della Repubblica. Breznev verrebbe in tal modo li¬ berato delle pesanti incombenze die il protocollo riserva ai capi di Stato, restando con maggiore disponibilità di' tempo per l'attività di partito. L'ipotesi appare assai remota. Perché ne/i'entourage del primo ministro nulla lascia pre- sagire uno spostamento tanto clamoroso e perché sostituire il capo del governo è impresa niente affatto facile. La sua competenza è ampiamente riconosciuta, i nomi che si fanno a proposito degli eventuali successori non offrono altrettante garanzie. Di nuovo circola la voce che un vicesegretario verrebbe affiancato a Breznev, per istituzionalizzare la funzione dei numerosi aiutanti che da sempre lo coadiuvano. Una proposta del genere, secondo fonti solitamente attendibili, fu fatta nel novembre scorso da Kiril Mazurov in una riunione del politbjurò e sarebbe valsa ad accelerare la sua messa a riposo «per motivi di salute», formalizzata alla fine dello stesso mese dal Comitato Centrale. Con un segretario generale malfermo in salute ed ultrasettantenne, il «vice» appare come un vicario-delfino e risulta difficile credere che al vertice del pcus accettino di condizionare in questo modo la futura successione. In considerazione di quanto abbiamo detto finora, appare invece credibile che avvengano spostamenti anche significativi a livello di segreteria. Si fanno i nomi di Jakob Rjabov. entrato a farvi parte nel novembre del 1977, sulla scia del buon risultato ottenuto come esperto di organizzazione dell'agricoltura. E quello di Konstantin Russakov. chiamato esattamente due anni addietro a sostituire KonstantinKatuscev. considerato allora un tecnico dell'organizzazione industriale tra i più brillanti della sua generazione. Sembra di dover comunque escludere che gli eventuali mutamenti possano incidere sugli attuali equilibri di potere al vertice. Livio Zanetti

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